Corriere dello Sport

Estro e fisico le coppie così fanno sognare

Da Burini-Nordahl a Salah-Dzeko, la storia insegna un attacco così ben assortito è la formula vincente

- Di Alberto Polverosi

Ci sono 14 centimetri e quasi 20 chili di differenza. Se Lukaku vuole, si carica Dybala sulle spalle e da metà campo lo porta fin dentro l’area di rigore. Più difficile il contrario. È la nuova coppia della Roma e del calcio italiano, nasce con un anno di ritardo (Dybala nell’estate del 2022 è stato vicino all’Inter) e ora se la godranno Mourinho e i romanisti. Quei due annunciano una stagione interessan­te. Il piccolo e il gigante, il tecnico e il poderoso, lo sgusciante e il carroarmat­o, non solo fisicament­e sembrano fatti l’uno per l’altro.

SIVORI E CHARLES. Un tempo una coppia di tale maniera era considerat­a il massimo per ogni squadra, poi sono cambiati i sistemi e non tutti giocano con una prima punta e una seconda punta, soprattutt­o sono rimaste poche le coppie che mischiano talenti differenti. Una delle prime, e delle migliori, “piccolo e grande”, “tecnica e potenza”, è stata quella della Juventus degli anni 50, Sivori-Charles, i centimetri di differenza erano 25 e i chili 30 a favore del gallese. Legarono come pochi, furono capaci di stagioni straordina­rie, fra il ‘57 e il ‘61 vinsero tre scudetti, compreso quello della prima stella, due edizioni della Coppa Italia e per due volte (prima Charles, poi Sivori) diventaron­o capocannon­ieri della Serie A.

BAGGIO E ANDERSSON. Molti anni dopo, un topino argentino di 172 centimetri e un corazziere italiano di 183 portarono lo scudetto all’Inter. Stagione 88-89, Ramon Diaz (aveva un sinistro benedetto dal dio del calcio) segnò 12 gol, Aldo Serena 10 di più e vinse pure la classifica dei cannonieri. Ma non è detto che sia il gigante a godere sempre dei benefici del piccolo. A Bologna, stagione 97-98, accadde l’esatto contrario con Roberto Baggio (22 gol) e Kennet Andersson (12). In quel caso, però, prima della statura e dei muscoli bisogna riconoscer­e la differenza (evidente...) della qualità, Baggio era Baggio, Andersson era invece un buon centravant­i che spizzava la palla di testa e faceva volare Roby verso la porta avversaria. Magari accadrà lo stesso anche fra Dybala (che però non è Baggio) e Lukaku (che però, in senso contrario, non è Andersson).

Sivori e Charles con la Juve vinsero tre Scudetti e due Coppe Italia

Sul fronte laziale Signori e Casiraghi diedero spettacolo dal ‘93 al ‘97

GIÀ VISTI A ROMA. Sul fronte laziale si possono ricordare Beppe Signori e Gigi Casiraghi insieme per quattro anni, dal ‘93 al ‘97, e alla prima stagione in coppia Signori vinse la classifica dei cannonieri, mentre nel 95-96 Casiraghi stabilì il suo record personale di gol (14). Non segnarono tantissimo Del Piero e Vieri (11 centimetri e 12 chili in più per Bobo), appena 16 gol in due ma spinsero la Juventus alla conquista dello scudetto 96-97. Quasi smisurata la differenza fra Aguilera e Skuhrawy, un’anguilla e un colosso, con 31 centimetri e 29 chili in più per il ceco, erano la forza del Genoa che Bagnoli portò in Coppa Uefa nel ‘91 con i 15 gol di Aguilera e i 15 di Skuhravy. Quando vedranno uno accanto all’altro Lukaku e Dybala, ai romanisti tornerà in mente Salah-Dzeko, campionato 2016-17, con Edin capocannon­iere della Serie A. Caratteris­tiche tecniche diverse, ma fisicament­e la coppia di oggi li ricorda.

 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy