Cosenza in festa, bagno di folla allo stadio San Vito
Il secondo miracolo consecutivo attraverso i playout, proprio come quello della passata stagione contro il Vicenza. Cosenza in festa per tutta la notte dopo il pari di Brescia e l'ottenuta salvezza. Capannelli con migliaia di tifosi nel centro della città e caroselli di auto con sciarpe e bandiere rossoblù al vento. Tutti a festeggiare la permanenza del Cosenza in serie B. Una festa che è continuata anche ieri, quando la squadra è atterrata a Lamezia e nel tardo pomeriggio è arrivata allo stadio San Vito accolta dai propri sostenitori. «Non mi Basti mai!» lo slogan coniato dalla società sul sito ufficiale. Sugli scudi il tecnico Viali, il ds
Gemmi e l’intero gruppo. Il recupero in classifica dopo l’ultimo posto del girone di andata è stato eccezionale.
MERONI. Il difensore col suo gol ha regalato la serie B al Cosenza, all’ultimo minuto di recupero dei 5’ concessi dall’internazionale Massa. Con una scelta di tempo eccezionale ha sfruttato di testa una pennellata di Brescianini dalla sinistra. Poi il caos (non) calmo in campo con lacrimogeni ed invasione da parte dei tifosi bresciani, che il presidente di Lega Balata ha fortemente stigmatizzato. Così Meroni. «Devo ancora realizzare ciò che è successo, ed oggi l’emozione è più forte ed è qualcosa di indescrivibile. Il gruppo si era prefisso di portare a termine un obietti
vo, e tutti insieme con l’aiuto dei tifosi ci siamo riusciti. La rincorsa è partita nel mese di gennaio scorso, e ad un certo punto abbiamo anche accarezzato l’idea della salvezza diretta. Questo Cosenza non ha mai mollato contro nessun avversario. Ora godiamoci un po' di riposo, poi riprenderemo con calma».
GUARASCIO.
Con una nota il presidente del Cosenza si è così espresso. «E sono sei! Ce l’abbiamo fatta, un traguardo raggiunto anche quest’anno e di nuovo serie B. Con sofferenza e con tanta passione e determinazione. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno gioito in Calabria e nella bolgia di Brescia (una sola annotazione per ora: non si possono accettare certi comportamenti che mettono a rischio l’incolumità delle persone, anche dei tanti minori presenti che deturpano l’immagine del calcio). Poi il ringraziamento ai calciatori, al mister, al Ds, a tutto lo staff e ai nostri tifosi, sono stati cinque mesi epici. Il futuro è iniziato al “Rigamonti” di Brescia e lavoreremo per fare meglio e di più, ma il patrimonio della B è ancora nelle nostre mani». Fare meglio e di più, appunto.
INCIDENTI A BRESCIA.
Se a Cosenza si fa festa, a Brescia si fanno i conti della notte di follia dei tifosi locali. Si andrà verso una pesante squalifica, per i tifosi bresciani, da scontare nella prossima serie C. Il bilancio finale è un totale di dodici feriti tra steward, tifosi e forze dell’ordine. Le forze dell’ordine intanto sono al lavoro per individuare i responsabili, tramite i video registrati dalle telecamere di sicurezza all’interno e all’esterno dello stadio.
Meroni: La rincorsa è iniziata a gennaio abbiamo lottato e mai mollato