Corriere dello Sport

Cosenza in festa, bagno di folla allo stadio San Vito

- Di Franco Segreto

Il secondo miracolo consecutiv­o attraverso i playout, proprio come quello della passata stagione contro il Vicenza. Cosenza in festa per tutta la notte dopo il pari di Brescia e l'ottenuta salvezza. Capannelli con migliaia di tifosi nel centro della città e caroselli di auto con sciarpe e bandiere rossoblù al vento. Tutti a festeggiar­e la permanenza del Cosenza in serie B. Una festa che è continuata anche ieri, quando la squadra è atterrata a Lamezia e nel tardo pomeriggio è arrivata allo stadio San Vito accolta dai propri sostenitor­i. «Non mi Basti mai!» lo slogan coniato dalla società sul sito ufficiale. Sugli scudi il tecnico Viali, il ds

Gemmi e l’intero gruppo. Il recupero in classifica dopo l’ultimo posto del girone di andata è stato eccezional­e.

MERONI. Il difensore col suo gol ha regalato la serie B al Cosenza, all’ultimo minuto di recupero dei 5’ concessi dall’internazio­nale Massa. Con una scelta di tempo eccezional­e ha sfruttato di testa una pennellata di Brescianin­i dalla sinistra. Poi il caos (non) calmo in campo con lacrimogen­i ed invasione da parte dei tifosi bresciani, che il presidente di Lega Balata ha fortemente stigmatizz­ato. Così Meroni. «Devo ancora realizzare ciò che è successo, ed oggi l’emozione è più forte ed è qualcosa di indescrivi­bile. Il gruppo si era prefisso di portare a termine un obietti

vo, e tutti insieme con l’aiuto dei tifosi ci siamo riusciti. La rincorsa è partita nel mese di gennaio scorso, e ad un certo punto abbiamo anche accarezzat­o l’idea della salvezza diretta. Questo Cosenza non ha mai mollato contro nessun avversario. Ora godiamoci un po' di riposo, poi riprendere­mo con calma».

GUARASCIO.

Con una nota il presidente del Cosenza si è così espresso. «E sono sei! Ce l’abbiamo fatta, un traguardo raggiunto anche quest’anno e di nuovo serie B. Con sofferenza e con tanta passione e determinaz­ione. Voglio ringraziar­e tutti quelli che hanno gioito in Calabria e nella bolgia di Brescia (una sola annotazion­e per ora: non si possono accettare certi comportame­nti che mettono a rischio l’incolumità delle persone, anche dei tanti minori presenti che deturpano l’immagine del calcio). Poi il ringraziam­ento ai calciatori, al mister, al Ds, a tutto lo staff e ai nostri tifosi, sono stati cinque mesi epici. Il futuro è iniziato al “Rigamonti” di Brescia e lavoreremo per fare meglio e di più, ma il patrimonio della B è ancora nelle nostre mani». Fare meglio e di più, appunto.

INCIDENTI A BRESCIA.

Se a Cosenza si fa festa, a Brescia si fanno i conti della notte di follia dei tifosi locali. Si andrà verso una pesante squalifica, per i tifosi bresciani, da scontare nella prossima serie C. Il bilancio finale è un totale di dodici feriti tra steward, tifosi e forze dell’ordine. Le forze dell’ordine intanto sono al lavoro per individuar­e i responsabi­li, tramite i video registrati dalle telecamere di sicurezza all’interno e all’esterno dello stadio.

Meroni: La rincorsa è iniziata a gennaio abbiamo lottato e mai mollato

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LPS Tanti i tifosi che hanno salutato la squadra allo stadio

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