Corriere dello Sport

LUKAKU, TROPP «Passo in avanti per l’Italia,

L’attaccante: «Ringrazio Gravina, la sua decisione contro il razzismo è fondamenta­le». Il ministro Abodi: «Scelta simbolica che condivido»

- Di Giorgio Coluccia

ADa sinistra: l’esultanza di Lukaku e la festa con Lautaro

Empoli è tracimato di tutto. La potenza, le doti, la rabbia. Big Rom c’è. Il segnale è chiarissim­o ed è arrivato a poche ore di distanza dalla grazia ricevuta dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, per annullare la squalifica in Coppa Italia. Romelu Lukaku si è ripresenta­to nella sua versione dei giorni migliori, decidendo il secondo tempo di Empoli-Inter con una doppietta e l’assist a Lautaro per il tris finale. All’improvviso per i nerazzurri può diventare un rinforzo pesantissi­mo nella volata finale di questa stagione, che in meno di un mese e mezzo metterà in palio la caccia al quarto posto, il doppio derby in semifinale di Champions e una possibile finale di Coppa Italia.

Da quest’ultima competizio­ne si ripartirà mercoledì, con la possibilit­à per il belga di esserci ed essere ancora decisivo. «Voglio ringraziar­e il presidente Gravina per questa opportunit­à - ha detto ieri il centravant­i - Si tratta di un passo in avanti per tutto il calcio italiano». Alla luce della grande risonanza che ha

Kouame imita Lukaku dopo aver segnato contro il Monza avuto la vicenda (e non solo in Italia) sempre ieri l’ivoriano Kouame, dopo aver segnato in Fiorentina-Monza, ha esultato proprio alla Lukaku, mandando un messaggio inconfondi­bile nella lotta al razzismo e unendosi a tutti coloro che lo avevano già fatto nelle passate settimane. Sulla medesima vicenda è intervenut­o anche il ministro per lo Sport, Andrea Abodi: «Di fronte a una decisione che rischiava danneggiar­e solo chi è stato fatto oggetto di cori razzisti dico che Gravina ha preso la decisione giusta. Ci sono momenti nei quali per un

L’annullamen­to della squalifica per la Coppa Italia carica Romelu: due gol a Empoli, Juve nel mirino

principio sacro come la lotta a ogni tipo di razzismo o antisemiti­smo bisogna prendere decisioni straordina­rie e simboliche». L’attaccante a Torino nella semifinale d’andata, oltre a essere stato bersagliat­o da ululati e insulti razzisti, aveva siglato il rigore dell’11 finale al 95’ e mercoledì a San Siro proverà a completare l’opera, anche per confermare il suo ritorno allo stato di grazia. Tra Benfica ed Empoli ha dato segnali di risveglio anche Lautaro, riportando a galla i ricordi ingialliti di una coppia esplosiva due anni fa di questi tempi.

Il centravant­i belga classe 1993 non segnava su azione in Serie A da oltre otto mesi (a Lecce, il 13 agosto scorso) e una doppietta nel nostro campionato mancava da più di due anni (14 febbraio

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