Corriere dello Sport

Calabria: Una Coppa da capitano

- Di Antonio Vitiello

Sarà la prima finale da capitano per Davide Calabria, un motivo in più per non lasciare l’Arabia Saudita senza averci provato fino all’ultimo secondo. Il terzino destro in verità ha già vinto questa competizio­ne nel 2016, anche se all’epoca faceva parte della rosa di Vincenzo Montella ma non aveva giocato la Supercoppa italiana di Doha contro la Juventus. Dopo sette anni si gioca una partita da protagonis­ta, con la fascia da capitano sul braccio e come uno degli elementi più esperti della squadra: «Immagino di vincere questo trofeo da capitano, è un mio obiettivo alzare questa coppa. Prima però dobbiamo dare tutto quello che abbiamo in campo. Il mio sogno è vincere più trofei possibili. È una finale, ma è anche un derby. Quindi sarà ancora più emozionant­e e importante». Eppure l’umore dei rossoneri non è al massimo dopo gli ultimi risultati deludenti tra campionato e coppa Italia, consideran­o anche i quattro gol incassati in appena due match di serie A. La difesa non è solida come una volta e in queste ore a Riyad il gruppo rossonero ha lavorato per migliorarl­a, specialmen­te nel gioco aereo: «Abbiamo sbagliato delle letture che paghi a questi livelli. Abbiamo studiato queste situazioni e non dobbiamo più sbagliare in campo. Le ultime uscite sono state così e così, ma dobbiamo essere positivi».

LA FAME C’È SEMPRE. Impossibil­e parlare di pancia piena e appagament­o per una squadra che ha vinto solo uno scudetto a maggio scorso. In sintesi è questo il pensiero del club, dell’allenatore e dei giocatori: «Penso che sia assurdo essere sazi per uno scudetto», ha dichiarato Calabria con grande convinzion­e. «Vogliamo vincere ancora avendo visto ciò che si prova. Una grande squadra deve avere fame e voglia di lavorare. E noi ce l'abbiamo». I sogni, l’ambizione, la rivalità cittadina contro l’Inter, nella finale di questa sera c’è tutto per Calabria: «Giocarmi una finale da capitano è una grande cosa. Ma giocarla è un conto, vincerla è un altro». Non sarà fisicament­e presente a Riyad il proprietar­io del club Gerry Cardinale, tuttavia attraverso la presenza del nuovo amministra­tore delegato, Giorgio Furlani, ha inviato un messaggio alla squadra per la sfida di questa sera: «Ho parlato prima con la società, ci hanno riferito il suo messaggio. Ci segue sempre, ci manda dei videomessa­ggi. Non sarà qui fisicament­e, ma è sempre presente. Speriamo di dare una bella soddisfazi­one anche a lui».

«È una finale stracittad­ina Sarà emozionant­e e importante»

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