Harrison torna ma nel 2023
Brindisi soffre senza il bomber, fermo da maggio per infortunio Dopo la rottura del tendine d’Achille il club ha deciso di aspettarlo senza cercare un possibile sostituto
C'è una gran bella differenza tra poter contare su un giocatore come D'Angelo Harrison e doverne fare a meno. La 29enne guardia statunitense di Brindisi è ferma da maggio scorso per via di un grave infortunio: rottura del tendine d'Achille, potrebbe tornare a inizio 2023.
Se è vero che nessuno può dare una risposta alla domanda "Che Brindisi sarebbe oggi con il suo Mr Dee?", è altrettanto vero che la Happy Casa sta procedendo nel suo cammino, tra Italia ed Europe Cup, rinunciando suo malgrado a un cestista dotato di caratteristiche tecniche eccellenti, di carisma, in grado da solo di spostare l'andamento di una gara.
MOSSA. Brindisi era consapevole di doversi privare di Harrison e ha costruito una squadra senza considerare un suo rientro a breve. Si era mossa in anticipo, aveva fatto dei piani contando sullo statunitense, ma l'infortunio ha rimescolato le carte; per forza di cose, il budget del club è stato condizionato anche dal peso del suo ingaggio, e il raggio d'azione in fase di allestimento del roster (quasi del tutto rinnovato) è stato giocoforza limitato.
Tuttavia, il 50% di vittorie ottenute finora in otto gare rappresenta lo specchio di una squadra che non riesce a fare quel passo in più, probabilmente anche per via di un'assenza di valore come quella di Harrison.
SENZA UN LEADER. La stagione 2020/2021 lo aveva eletto leader assoluto: Mvp di un gruppo capace di chiudere al secondo posto in regular season, di raggiungere le semifinali di Coppa Italia, arrivando in semifinale scudetto. La scorsa stagione, il ritorno a Brindisi dopo l'inizio al Prometey: la guerra ferma lo sport in Ucraina e Harrison coglie l'opportunità di tornare in Italia.
Nonostante il suo prezioso apporto, però, la squadra pugliese non riesce a qualificarsi ai playoff e la stagione cestista si conclude in anticipo. Contro Milano, alla 29ª giornata, lo scorso 1° maggio subisce la rottura del tendine d'Achille destro. Operato pochi giorni dopo a Rozzano, inizia presto il percorso riabilitativo.
E pensare che soltanto poche settimane prima, il giocatore aveva raggiunto un accordo con il club; una sorta di preliminare in cui Harrison si impegnava a rimanere con la Happy Casa per la stagione seguente. La società aveva fissato un tetto di ingaggio considerevole, frutto di un rilevante sforzo del club. Un patto raggiunto con la riserva che, qualora fosse arrivata una proposta economica superiore, il giocatore sarebbe stato libero di svincolarsi per la nuova destinazione. La società, con grande coerenza e rispetto del professionista, ha tenuto fede all'accordo seguendolo in ogni passo del suo recupero. Il giocatore, dal canto suo, dopo l'operazione, ha lavorato sin dall'inizio al massimo con l'obiettivo di accorciare, per quanto possibile, i tempi di rientro.
Il dottor Antonio Orgiani, che ha operato Harrison, si è così espresso intervenendo ad Antenna Sud: «Il suo recupero, considerando la gravità dell'infortunio, sta andando oltre ogni più rosea previsione. Un problema del genere richiede anche un anno di tempo. Lo staff medico sta lavorando su un fisico più potente che agile. L'obiettivo è vederlo in campo per l'anno nuovo».
A VEROLI. Intanto questa sera in Coppa la Happy Casa sarà impegnata in trasferta a Veroli, sede delle partite casalinghe della squadra ucraina di Kiev, costretta a trasferirsi in Italia lontana dal proprio paese, in piena guerra. Il Pala Coccia sarà teatro di un inedito scontro europeo, già crocevia per il girone F. Brindisi avrà il compito di invertire il trend e, ancor meglio, di ribaltare il -4 (70-74) subito all’andata al PalaPentassuglia.
Intanto stasera a Veroli la squadra deve recuperare il -4 con il Kiev