Corriere dello Sport

La Safety trema ma con Herrera poi non perdona

Tanti i duelli e un protagonis­ta: lo spettacolo deciso solo al tie break

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(23-25 25-17 25-22 22-25 15-7) SIR SAFETY SUSA PERUGIA: Giannelli 7, Flavio 10, Herrera 7, Leon 19, Plotnytsky­i 4, Ropret, Russo 13, Rychlicki 8, Colaci (L), Semeniuk 20, Solè. Non entrati: Mengozzi, Piccinelli, Cardenas. All. Anastasi

ITAS TRENTINO: Kaziyski 23, Laurenzano (L), Lavia 9, Lisinac 7, Michielett­o 18, Nelli 1, Podrascani­ni 7, Sbertoli 6, Dzavoronok 2, D’Heer. Non entrati: Pace Cavuto, Depalma. All. Lorenzetti.

ARBITRI: Simbari e Cerra.

Durata set: 30’, 28’, 35’, 31’, 16’. Totale 2h20’

La Sir Safety Susa ha raggiunto Civitanova e questo pomeriggio sarà la più classica delle sfide degli ultimi anni ad assegnare la Supecoppa maschile 2022.

La squadra di Andrea Anastasi ha battuto Trento che così ha dovuto lasciare il trofeo vinto dodici mesi or sono. In una partita piena di capovolgim­enti di punteggio a decidere il nome della seconda finalista è stato un tie-break che ha avuto come grande protagonis­ta Jesus Herrera, cubano tutta potenza che ha riassestat­o l’attacco umbro nel quarto e nel tie-break ha indirizzat­o il risultato finale.

SPETTACOLO TOP. I tifosi sardi dopo tanta astinenza di grande volley ieri sera, con la seconda semifinale della Supercoppa, ne hanno fatta una grande indigestio­ne. La sfida tra Perugia e Trento ha tenuto i tifosi attaccati con gli occhi al campo tricolore che la pallavolo italiana usa in occasione delle grandi finali nazionali.

E’ stata una grande gara. Eccezional­e la sfida tra i due palleggiat­ori Giannelli e Sbertoli, compagni in azzurro fieri rivali con i club, in un match tanto

importante si sono esaltati entrambi in tutti i fondamenta­li, non solo con invenzioni e palleggi precisi, ma anche a muro, al servizio e in difesa. Un confronto a distanza come è stato quello tra Leon, che giorno dopo giorno sta ritrovando la migliore condizione fisica dopo l’operazione che l’ha tenuto fuori tutto l’estate, e l’immortale Kaziyski, fuoriclass­e bulgaro senza età a dispetto dei 38 anni già compiuti. Agli attacchi dell’uno hanno risposto quelli dell’altro: il tutto a vantaggio dello spettacolo.

Primo set tinto

del gialloblù di Trentino Volley, secondo caratteriz­zato dalla qualità del gioco dei Block Devils perugini. Il terzo è stato a lungo un braccio di ferro tra le due formazioni sino al piccolo scatto finale della Sir Safety che è sembrata divenire padrona della gara. Il quarto è stato un concentrat­o delle emozioni della pallavolo. Trento veramente dominatore sino ad accumulare 10 punti di vantaggio, poi la grande panchina umbra ha permesso ad Anastasi di fare alcuni cambi che hanno consentito una eccezional­e rimonta, anche se interrotta sul 25-22, che ha portato al tie-break. E il quinto set non ha avuto molta storia, con la regina del campionato che di rabbia si è presa la finale che meritava.

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GALBIATI Perugia può festeggiar­e il primo passo: è in finale

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