Corriere dello Sport

Allegri: Brava Juve e anche fortunata

Il tecnico bianconero soddisfatt­o del risultato e del gioco «Dopo la batosta di Champions era importante vincere. Si è visto lo spirito di gruppo dei giovani»

- Di Filippo Bonsignore

Con le unghie e con i denti, come si conviene nei momenti di difficoltà. E con una perla di Fagioli, ovvero l’energia dei giovani che rimettono in moto la Juve. Non è stato un caso il finale folle di Lisbona: la vittoria di Lecce conferma che c’è vita anche con dieci assenti e che i ragazzi bianconeri possono davvero diventare un fattore. Così la Signora torna a vincere e risponde con tre punti preziosiss­imi all’eliminazio­ne in Champions League. Non basterà questo episodio, certo, per far dimenticar­e il crollo europeo, ma il successo è pesantissi­mo: per il momento, per le insidie potenziali che lo snodo presentava, per gli infortuni che non danno tregua. Non si poteva fallire, insomma; lo spettro di una nuova Monza era ben vivo e lo dimostra la tensione dell’avvio sfociata in quattro cartellini gialli in neanche mezz’ora. La differenza però era chiara rispetto all’episodio di metà settembre ed è riassumibi­le con lo spirito diverso mostrato stavolta dal gruppo. «Alla squadra ho detto che nel calcio, come nella vita, si cade e ci si rialza sempre, l’importante è avere coraggio perchè non può andare sempre tutto male, come non sempre tutto bene - rileva Massimilia­no Allegri -. Quando le cose vanno bene sono tutti bravi, mentre quando le cose vanno male bisogna essere incoscient­i e avere sana follia ed essere bravi e forti mentalment­e per affrontare la tempesta nel migliore dei modi. I ragazzi l’hanno fatto, si sono uniti come gruppo, sono stati bravi a risintoniz­zarsi dalla Champions al campionato e posso solo ringraziar­li per quello che hanno fatto. L’incoscienz­a e la sana follia sono ingredient­i che bisogna sempre avere perchè ti portano a fare cose importanti, altrimenti se siamo troppo razionali non si va da nessuna parte. Dovevamo riuscire a trovare equilibrio a livello mentale». Sorride, Max, perchè la Juve ha saputo emergere dalle difficoltà e perchè, per la prima volta da febbraio 2021, sono arrivati tre successi di fila in campionato senza subire gol. «La squadra fatto una buona partita anche a livello tecnico, a parte l’unico tiro concesso nel finale dove siamo stati un pizzico fortunati sul palo. Fosse entrata... - respira -. Più che abbassarci troppo nel finale, avremmo dovuto avere un po’ più di lucidità. Comunque era importante vincere perchè venivamo dalla batosta col Benfica e il nostro obiettivo era salire a quota 22 punti in classifica e i ragazzi se lo sono meritato».

TALENTO. A portare al traguardo la missione ci ha pensato il talento dei più giovani. Iling-Junior era entrato da soli 41 secondi, tempo sufficient­e all’inglese per offrire la palla giusta per il colpo da biliardo di Fagioli: «Nicolò è un ragazzo che ha grandi qualità, ha fatto un percorso nel quale è stato un po' 'imbastardi­to' nel ruolo - sottolinea il tecnico -. Credo che lui debba giocare davanti alla difesa, ma deve imparare perché non l'ha mai fatto. Ha avuto una bella intuizione, un grande colpo. E' stato bravo anche Iling a dargli una bella palla, così come come tutti gli altri: Soulé, partito per la prima volta da titolare, e a Miretti. Fabio è un giocatore affidabile a livello mentale e quando hai calciatori di questo tipo sei un passo avanti. Più giocatori hai di questo tipo, più è facile fare risultati. E’ in ogni caso necessario crescere e l’esperienza si fa soltanto giocando».

«Serviva equilibrio a livello mentale Fagioli è affidabile e ha grandi qualità»

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GETTY Max Allegri, 55 anni

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