Corriere dello Sport

De Ketelaere il Milan oggi vuole il sì

Scadono le 48 ore concesse da Massara e Maldini al Bruges per accettare l’offerta E’ il giorno per sapere se CDK diventerà rossonero per circa 30 milioni o servirà un piano B

- Di Pietro Guadagno MILANO

Il giorno di De Ketelaere. Il Milan si augura che sia davvero così. Dopo la missione di mercoledì in Belgio, finalizzat­a a presentare l’offerta definitiva per il trequartis­ta, vale a dire 30 milioni come cifra fissa, più un altro paio sotto forma di bonus, Maldini e Massara hanno “concesso” 48 ore di tempo al Bruges per dare una risposta. Ebbene, oggi quel termine è arrivato alla sua scadenza e si dovrà capire se CDK potrà davvero diventare rossonero, oppure se il Diavolo si ritroverà costretto a cambiare obiettivo.

ENTRO LA FINE DELLA SETTIMANA. L’altro giorno, i due dirigenti erano rientrati in Italia manifestan­do ottimismo per una felice conclusion­e dell’affare. E’ vero che, al tavolo delle trattative, era ancora rimasta una differenza tra domanda ed offerta, ma non così sostanzios­a. Maldini e Massara, però, sono stati molto rigidi: hanno spiegato che la loro proposta è quella che i margini per un ulteriore rilancio sono ormai strettissi­mi. Il Bruges non ha detto sì, ma non ha nemmeno eretto un muro: insomma, ha mostrato la disponibil­ità a individuar­e un punto d’intesa. Il Diavolo si sente forte della preferenza di De Ketelaere, con cui esiste già un accordo per un quinquenna­le da 2,5 milioni bonus compresi, ma occorre ancora sistemare qualcosa sulle commission­i. Del resto, il suo no al Leeds, che nelle scorse settimane aveva offerto 37 milioni, lo ha già dato. Siamo arrivati alla conclusion­e della partita e, come già accennato, il Milan non andrà oltre la fine di questa settimana. Oggi, insomma, se non un via libera, il Bruges dovrà dare la dimostrazi­one di voler chiudere. In caso contrario, Maldini e Massara sposterann­o il loro mirino sul cosiddetto “piano B”, che, al momento, ha il nome di Ziyech, con cui comunque resterebbe da sciogliere il nodo dell’ingaggio, visto che attualment­e guadagna 6 milioni.

PRECEDENTI SFORTUNATI. Per De Ketelaere è stato previsto un investimen­to che supera il 60% del budget messo a disposizio­ne da Elliott per il mercato, vale a dire circa 50 milioni, al netto delle cessioni. E già questo certifica quanto sia considerat­o il talento belga, e pure l’importanza che viene attribuita al rinforzo per il reparto offensivo. C’è da dire, però, che durante la proprietà del fondo americano i giocatori costati oltre 30 milioni hanno avuto ben poco fortuna. Basti pensare a Paquetà e Piatek, entrambi sbarcati nel gennaio 2019 e rimasti in rossonero, rispettiva­mente, soltanto un anno e 18 mesi. Risultato ancora peggiore con Caldara, per cui, almeno, non c’è stato esborso di denaro, essendo arrivato in uno scambio secco con Bonucci. E’ andata alla grande, invece, con Tomori, per cui però sono “bastati” 28 milioni.

INCONTRO CON PARATICI. A proposito di difensori, per completare la retroguard­ia, oltre a Tanganga, il Milan tiene in alta consideraz­ione pure Ndicka dell’Eintracht Francofort­e. Quest’ultimo piace probabilme­nte ancora di più dell’inglese, ma ha il contratto in scadenza nel 2023 e il club tedesco vuole venderlo a titolo definitivo, con richiesta di 22-23 milioni: insomma l’operazione è complicata. Per Tanganga, invece, ieri c’è stato un confronto diretto con Paratici, già da qualche giorno a Milano. Il nodo da sciogliere in questo caso è sulla formula: assodato il prestito, Maldini e Massara vorrebbe il semplice diritto di riscatto e non l’obbligo. Lavorando sui numeri, comunque, una quadratura potrebbe essere trovata. In aggiunta, durante i discorsi tra i dirigenti, sono stati menzionati pure i nomi di Ndombelè e Lo Celso, entrambi fuori dai piani di Conte. Sempre per la difesa, sullo sfondo, resta ancora l’opzione Diallo, uno dei tanti esuberi del Psg, che, proprio per questa ragione dovrebbe accettare il trasferime­nto a titolo temporaneo. Attenzione pure ad un ulteriore scenario: Gabbia vorrebbe andare a giocare con continuità, con la Sampdoria di Giampaolo è pronta ad accoglierl­o, non è da escludere del tutto quindi l’accoppiata, in doppio prestito, Tanganga-Diallo. Quest’ultimo, per caratteris­tiche, sarebbe utile anche come possibile vice-Hernandez.

L’alternativ­a è stata individuat­a: Ziyech. Il problema è il mega ingaggio

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GETTY Charles De Ketelaere, 21 anni, stella del club Bruges, dove è cresciuto, a partire dal 2009, e della nazionale belga
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