Corriere dello Sport

Quest’estate senza crisi di nervi

E’ la prima volta nell’era Commisso che non ci saranno problemi per la Fiorentina Dall’affare Chiesa al balletto di tecnici con Iachini e Gattuso

- A.gian.

FIRENZE - Nessuna estate sull’orlo di una crisi di nervi. Pericolo scampato - così pare - dopo l’accordo in dirittura d’arrivo per il rinnovo di contratto di Vincenzo Italiano, che ha allontanat­o i dubbi sul futuro della Fiorentina e si è posto come garanzia in vista della nuova programmaz­ione tecnica. Quella che prenderà il via domani sarà dunque la prima estate dell’era Commisso realmente tranquilla, dopo gli stracci che nel 2019 erano volati con Federico Chiesa, le polemiche l’anno successivo per la conferma di Beppe Iachini e il divorzio di appena dodici mesi fa che si consumò in soli ventitré giorni tra la dirigenza e Rino Gattuso. Uno strappo che nel corso dell’ultima stagione ha lasciato per strada qualche fantasma di troppo e non è un caso che, nel tira e molla di questi giorni, qualcuno avesse temuto di vivere di nuovo un epilogo del genere. Niente di tutto questo visto che, se sul prolungame­nto di Italiano si è dovuto attendere un po’ più del solito, sulla pianificaz­ione del mercato c’è sempre stata una discreta sintonia.

INIZIO FREDDO. Quella che di fatto era già nata il 30 giugno dello scorso anno, giorno dell’approdo a Firenze del tecnico, per il quale la Fiorentina si era dovuta in precedenza sobbarcare il pagamento della clausola rescissori­a del valore di un milione di euro. Un ricco attestato di stima che però l’allenatore ha saputo ripagare con gli interessi, costruendo in poco tempo un gruppo in grado di piazzarsi subito tra le prime sette della Serie A e rivalutand­o quei giocatori che fino a pochi mesi prima erano finiti ai margini. Inevitabil­e

a quel punto che sul conto di Italiano iniziasser­o a manifestar­si le sirene da parte dei club interessat­i a una nuova guida tecnica e si spiega forse così la scelta da parte dell’allenatore di legarsi da fine marzo al potente Fali Ramadani, l’uomo con il quale la Fiorentina ha iniziato il percorso a tappe verso il rinnovo di contratto. Un avvio, per la verità, piuttosto stentato che ha portato anche a momenti di tensione, specie nel finale di campionato (“Spero che Italiano resti” si era lasciato sfuggire Commisso a maggio).

LA SVOLTA. Da quel giorno di acqua sotto i ponti ne è passata molta, con le classiche schermagli­e tra le parti che tuttavia, pur rallentand­o la trattativa, non hanno mai messo in bilico il rapporto di stima reciproca tra Italiano e la Fiorentina. Che dopo aver posto le basi per la ricostruzi­one della squadra a inizio giugno (decisiva una cena in zona Ponte Vecchio che ha fugato gli ultimi dubbi), nelle ultime ore hanno scelto di legarsi ancora di più con un rinnovo che, proprio come un gol al 90’, ha fatto esultare tutta Firenze.

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LAPRESSE Il presidente Commisso

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