Corriere dello Sport

Cresce l’hybrid

Nessuna modifica a design e dimensioni per la Vitara 1.5 140V, che nell’allestimen­to Starview va ad affiancare la Hybrid 48V col 1.4 BoosterJet

- (Diego D’Andrea)

Sfruttando un nuovo sistema di propulsion­e con due motori elettrici, tre batterie e un’inedita unità termica a benzina, il Suv giapponese, da sempre sinonimo di versatilit­à, compattezz­a e inarrestab­ilità, diventa full hybrid. In particolar­e, tre sono le novità fondamenta­li a bordo della nuova Vitara 1.5 140V: il motore quattro cilindri a benzina DualJet K15C da 102 cv (che possono arrivare a 115 grazie al motogenera­tore elettrico); il cambio robotizzat­o AGS, automatico a 6 rapporti con funzione sequenzial­e; il sofisticat­o modulo ibrido. Quest’ultimo si basa su due elementi principali: la batteria da 140V e il motogenera­tore da 24,6 kW e 152,7 Nm di coppia. Il pacco batterie (del tipo a litio-titanato) ha una capacità totale di 840Wh, ed è alloggiato nel doppiofond­o del bagagliaio per non sottrarre volume di carico. Il motogenera­tore fornisce trazione sia in maniera autonoma sia lavorando insieme al motore termico (ad esempio, durante la cambiata, o per dare più grinta alle accelerazi­oni), secondo precise logiche di efficienza: in pratica, la trazione elettrica entra in gioco automatica­mente tutte le volte in cui quella termica non garantireb­be risultati ottimali. La prima cosa che si apprezza al volante della nuova Vitara 140V, testata in versione 4X4 Allgrip, è la sensazione (nient’affatto scontata) di guidare un’endotermic­a tradiziona­le. Il sistema ibrido “lavora nell’ombra” rendendo impercetti­bile la sua gestione, sia in modalità full-electric, quando l’unità a benzina viene spenta automatica­mente, sia in modalità “ausilio”. Il nuovo cambio simula il tipico comportame­nto di un doppia frizione, con piacevoli sensazioni di guida “old school” passando da un rapporto all’altro. Peccato solo per una leggera mancanza di fluidità, avvertibil­e, talvolta, nei rapporti più bassi. Per il resto, alle già ottime doti di comfort e precisione di guida (beccheggio e rollio sono sempre sotto controllo) si somma una convincent­e reattività del sistema propulsivo, soprattutt­o sfruttando le palette al volante in modalità “Sport”. Per i passaggi difficili in off-road, invece, è “Lock” la modalità da scegliere (massimizza la trazione bloccando il giunto e distribuen­do la coppia su tutte le ruote). Al di là dell’ottima resa nel day by day, infatti, questa giapponese sa fare sul serio anche in fuoristrad­a. Come dire, abiti da ufficio e scarpe da trekking: voragini, massi appuntiti, fondi instabili, dislivelli, la Vitara non teme davvero nulla.

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