Ai veterani la responsabilità di dare l’esempio a tutto il gruppo
Arnautovic, Soriano, Medel e De Silvestri: i quattro leader rossoblù che possono fare fronte alla momentanea assenza di Mihajlovic
Adesso tocca ai più grandi, agli esperti, ai veterani. Tutti per uno, tutti per Sinisa Mihajlovic. Il Bologna si affida ai suoi giocatori più esperti, quelli che dovranno dare l’esempio. Con i giovani è sempre così: cercano una guida. Tocca a Marko Arnautovic, Roberto Soriano, Gary Medel e Lollo De Silvestri. Ognuno con una funzione sul campo. Ma è fuori che adesso si gioca la partita più importante. Lo staff ha chiesto a loro di dare l’esempio. Che non è mai venuto meno in questi mesi, ma ora che Mihajlovic sta affrontando una situazione delicata, è a loro che si chiede ancora di più. Un patto non scritto che servirà nelle settimane a venire per cementare ancora di più il gruppo. Mihajlovic crede nei suoi giocatori, lo ha sempre fatto. E adesso ancora di più.
BOMBER. Molto si chiede ad Arnautovic, che dopo il mancato accesso al Mondiale con l’Austria deve rifarsi con il club, vuole prendersi qualche soddisfazione con la maglia del Bologna. A lui non si chiedono solo i gol, ma anche una costanza in campo, che permetta ai ragazzi, a quelli meno esperti, di gestire le pressioni e le tensioni. Fermo a quota 9 reti in 26 partite (10 con quello in Coppa Italia), il reparto d’attacco conta su di lui. Arna ha segnato gli ultimi tre gol del Bologna in Serie A, l’ultimo giocatore ad avere realizzato quattro reti di fila per i rossoblù nella competizione è stato Marco Di Vaio, tra ottobre e novembre 2008, mentre l'ultimo straniero a riuscirci è stato Harald Nielsen (cinque nel dicembre 1963). Statistiche che contano fino a un certo punto. A Marko si chiede di più, si chede anche compattezza, motivazione, tenacia. Lo ha sempre dimostrato e tutti, dentro lo spogliatoio, sono sicuri che lo farà anche adesso.
IL PITBULL. Un altro su cui Mihajlovic punta forte per tenere alta la carica in gruppo è Medel. Anche il cileno deve scontare la rabbia per non aver centrato l’accesso a Qatar 2022. Ma il Pitbull è uno che si rialza sempre in fretta, sa come uscire dalle difficoltà. Meno presente in alcune dinamiche dello spogliatoio, a Medel si chiede ancora più coinvolgimento. La difesa, per lui, non diventa solo un reparto. Adesso è un modo per guidare i compagni, ma Medel lo farà anche quotidianamente, giorno dopo giorno. Il gruppo è unito e la difesa, uno dei punti più delicati dei rossoblù, dovrà essere ancora più compatta.
Il capitano e il vice i più responsabilizzati L’austriaco e il cileno dal carattere di ferro
LOLLO E ROBI. Maggiore attenzione si chiede a Soriano, il capitano che sta cercando un equilibrio. Non certo al top, Soriano dovrà essere presente nelle dinamiche in ogni caso, anche se non ce la farà a giocare contro il Milan. Mihajlovic sa che di Soriano si può fidare, è uno dei suoi uomini. Ancora a secco di gol in questo campionato, Soriano ha promesso di rifarsi non appena starà meglio. Lui c’è, vuole esserci. Almeno nella personalità. E lo stesso vale per De Silvestri, che starà fuori un mese. Il difensore rossoblù serviva con la maglia da titolare addosso. Ma, come spesso ha detto di lui Sinisa, «so cosa può darmi Lollo in campo ma soprattutto fuori dal campo». Ecco, adesso è di questo che c’è bisogno.