Un salto in alto comune
Fiorentina ed Empoli hanno qualcosa che le accomuna e non è solo l’Arno che scorrendo verso Pisa lega le due città, il capoluogo e la sua provincia, in un derby diventato frequente negli ultimi quarant’anni, quando l’Empoli ha cominciato a conoscere la Serie A. Le unisce il gioco prima di tutto. Poche altre squadre hanno mantenuto un rendimento tecnico del loro livello, col gioco come primo riferimento. Hanno sbagliato qualche partita, ma non hanno mai smesso di ricercare il palleggio, la verticalizzazione, lo stile.
E’ stata divertente anche la partita d’andata, più per gli empolesi che per i fiorentini visto il finale. Un’ora spumeggiante di Fiorentina, col vantaggio di Vlahovic, mezz’ora di vero Empoli con la rimonta e il sorpasso negli ultimi 5 minuti. Furono decisivi i cambi, in senso positivo quelli di Andreazzoli, che mise dentro Bajrami e Bandinelli, autore dell’uno a uno, di segno contrario quelli di Italiano che tolse Torreira, lo sostituì con Amrabat e venne giù la difesa. Quella sera la Fiorentina avrebbe dovuto capire che per raggiungere una delle due coppe europee (Champions esclusa per evidenti motivi) non poteva perdere punti dopo averli meritati. Oggi si può dire che quel difetto verrà limato solo in presenza di giocatori più strutturati. Più o meno nello stesso modo di Empoli, la Fiorentina ne ha persi altri di punti, anche quando aveva quell’iradiddio di Vlahovic al centro del suo attacco e qualcuno in più in quest’ultimo periodo. E’ il gioco a tenerla ancora su, come si è visto nell’ultima partita di San Siro contro l’Inter. Ed è l’insieme costruito da Italiano a sostenere ancora oggi l’obiettivo europeo.
C’è un altro aspetto che unisce Fiorentina ed Empoli, è il salto in avanti compiuto in questa stagione. Per l’Empoli è quasi ovvio, l’anno scorso era in B, adesso è in A e sta per raggiungere una salvezza meritata per idee e coraggio, è al 12° posto accanto al Bologna, ha 11 punti di vantaggio su Venezia e Genoa e soprattutto ha 4 squadre alle spalle prima delle tre della zona-retrocessione. Certo, una vittoria, assente da 13 partite (non poche...) renderebbe ancora più festosa la salvezza. Alla Fiorentina manca però l’alternativa ai 3 punti, anche solo se pareggia rischia di perdere contatto con le romane e il suo calendario dal derby in poi non è dei più clementi con Napoli, Milan, Roma e Juventus da incontrare. La Fiorentina è fortissima in casa, l’Empoli è fortissimo in trasferta. Domenica il Franchi sarà quasi pieno per la prima volta nella stagione, questo derby lo merita.