I piloti si arrabbiano solo Leclerc si diverte
Charles (secondo dietro Verstappen): «Che spasso scivolare! Si capisce poco ma si impara molto»
Dopo nove anni c’era molta curiosità nel rivedere le monoposto sullo splendido tracciato dell’Istanbul Park, ed è forse anche per questo che la delusione per i piloti, una volta entrati in pista, è stata tanta. L’assenza di aderenza del nuovo asfalto ha lasciato basiti gli addetti ai lavori e di fatto costretto i piloti a comportarsi come se la pista fosse ricoperta, per stessa loro ammissione, da una lastra di ghiaccio. Nelle PL1, quelle del mattino, la poltiglia che si è formata per l’asfalto nuovo ancora carico di bitume e per l’umido, ha tolto ogni senso tecnico alla sessione. Il pomeriggio è andata meglio con asfalto semore pessimo, ma asciutto. Numerosissimi i testacoda.
INSULTI ALLA PISTA. Lewis Hamilton ha guidato il malcontento, insieme a Bottas e Verstappen fra gli altri: «Questo è un circuito fantastico e non capisco perché abbiano deciso di spendere milioni per rifare l’asfalto quando avrebbero semplicemente potuto ripulirlo. Adesso questa pista è peggiore di Portimão. Le gomme non funzionano ed è come guidare sul ghiaccio. Per qualche motivo questo asfalto è talmente liscio, talmente compatto nella sua composizione e lucido che viene fuori l’olio. E’ una m… , con la M maiuscola» ha chiuso l’inglese. Il quale, nonostante in caso di piazzamento finale davanti a Bottas si possa laureare campione del mondo per la settima volta, si è un po’ nascosto (dopo essersi fermato dopo pochi giri nelle PL1) nel corso della seconda sessione, andata a Max Verstappen davanti a Charles Leclerc e alle due Mercedes del finnico e dello stesso Hamilton.
L'olandese della Red Bull ha fermato il cronometro sull’1:28.330, staccando il monegasco della Ferrari di quattro decimi. Buona la prova della Ferrari di Charles Leclerc, terzo in mattinata, secondo
al pomeriggio. Tutto sommato e nonostante l'asfalto, il suo approccio con l’Istanbul Park non avrebbe potuto essere migliore: «All'inizio delle prove la scarsa aderenza della pista non mi convinceva per nulla e pensavo che la giornata si preannunciasse pessima, ma dopo qualche giro mi sono divertito a girare con così poco grip. Un venerdì del genere non è ovviamente proficuo, perché non si impara molto, ma in termini di guida è stato uno spasso e siamo stati anche competitivi – ha detto, andando controcorrente, il monegasco – Non so quanto miglioreranno le condizioni della pista durante il fine settimana, quindi è un bene che abbiamo macinato un bel po’ di chilometri per comprendere le condizioni: non cre
do di aver mai avuto un grip così basso con le gomme slick prima d'ora. Le previsioni del tempo non sembrano buone per la qualifica e davvero non so come potrebbero andare le cose sotto la pioggia, ma ci potrebbero essere delle buone opportunità per noi».
ULTIMO VINCITORE. Sebastian Vettel quinto al mattino, ottavo a fine giornata a oltre un secondo e mezzo da Verstappen, sulla pista su cui risulta come l’ultimo vincitore. «E’ stata una giornata molto particolare, l’asfalto è molto recente e di conseguenza scivoloso – ha detto il tedesco – Siamo riusciti a essere costanti a livello di prestazione, anche se è presto per dire che abbiamo un quadro chiaro delle forze in campo: si è trattato soprattutto di trovare il ritmo e girare quanto più possibile per acquisire più confidenza, con la macchina e con il tracciato. Prima delle qualifiche sarà determinante la terza sessione di libere, perché la pista evolverà e potrebbe esserci anche la pioggia».
Hamilton furioso: «Pista di m... Bastava ripulirla, perché l’hanno rifatta?»