PARLA MOLINA «Crotone, serve tempo»
Le vittorie sono sempre belle e le sconfitte non sono mai brutte. Quando si vince, anche se si gioca male, si vede il bicchiere pieno perché i punti fanno sempre classifica e morale. Quando si perde non ci si deve abbattere, ma bisogna tirare fuori il meglio, lavorare sugli errori per non commetterli successivamente. La sconfitta di domenica scorsa, subita per mano del Genoa è una delle più pesanti della storia del Crotone. Prendere quattro gol non è bello ed è indicativo di una partita nella quale c’è stato qualcosa che non ha funzionato. Consola poco la rete segnata in trasferta, serve solo ad addolcire parzialmente un boccone amaro. Genova è ormai alle spalle e il Crotone è proiettato nel futuro imminente che si chiama Milan, una partita proibitiva, una vittoria forse scontata sulla carta che i rossoneri dovranno sudare e meritare come dice l’esterno Salvatore Molina, uno dei più positivi all’esordio di campionato: «Per il Crotone sono tutte difficili, a maggior ragione quando affronta squadra di uno spessore così alto come il Milan».
Dopo sei anni Molina ha ritrovato la Serie A e il suo impatto è stato positivo visto che è suo l’assist per Riviere: «Giocare nel massimo campionato penso sia qualcosa di bellissimo per tutti, per me in particolare perché mancavo da tanto. È stata un’emozione indescrivibile».
Anche se ha macinato chilometri non è ancora al massimo della condizione: «Abbiamo disputato poche amichevoli in precampionato pertanto è impossibile avere la forma migliore. Ci sto lavorando per raggiungerla il prima possibile. Dal punto di vista fisico ho trovato differenza fra Serie A e Serie B non tanto nel chilometraggio, piuttosto nei picchi di velocità e nella forza. Ho riscontrato nei giocatori di serie A una qualità fisica superiore, ma anche tecnica».