Corriere dello Sport

Roma festeggia l’altra Olimpiade

DOMANI SARANNO 60 ANNI DAI PRIMI GIOCHI PER DISABILI Pancalli: «L’Italia dette un impulso forte a uno sport senza barriere»

- Di Alberto Dolfin

Tutto cominciò a Roma, il 18 settembre 1960. Domani ricorre il Sessantena­rio della prima Paralimpia­de che per sette giorni proiettò la Capitale nel futuro, dando il là all’inclusione sportiva che, edizione dopo edizione, è diventata sempre più vigorosa. In quell’occasione, i Giochi internazio­nali di Stoke Mandeville, creati nel 1948 dal visionario dottore britannico Ludwig Guttmann per i militari feriti in guerra, furono accoppiati all’Olimpiade appena terminata e vennero trasferiti nella Città eterna, grazie anche agli sforzi del professore e medico dell’Inail, Antonio Maglio: da allora, il legame tra le due manifestaz­ioni divenne inscindibi­le.

Un matrimonio che ai tempi non fu celebrato quanto avrebbe dovuto ma che adesso, a sessant’anni di distanza e con la portata che ha acquisito il movimento paralimpic­o mondiale, ha un valore inestimabi­le. Nella Paralimpia­de romana le gare erano aperte ai soli atleti in carrozzina e a un numero limitato di sport, mentre ora la realtà è ben più vasta e variegata e abbraccia sia la versione estiva sia quella invernale. Basti pensare che a Roma 1960 partecipar­ono 400 atleti di 21 nazioni, mentre quattro anni fa a Rio si sono presentati ai nastri di partenza in 4.342 di 159 Paesi. Nell’unica

edizione estiva casalinga (a cui si aggiunse nel 2006 quella invernale di Torino) l’Italia trionfò, raccoglien­do la bellezza di 80 medaglie, di cui 29 del metallo più prezioso: la squadra era formata da pazienti del Centro Paraplegic­i di Ostia.

FESTEGGIAM­ENTI. Dal 18 al 25 settembre, le date simbolo di quella storica prima volta, Roma si vestirà a festa per celebrare la ricorrenza. Si comincia domani alle 11, con l’apposizion­e di una targa commemorat­iva nello Stadio “Paolo Rosi” per ricordare la cerimonia inaugurale. In serata (ore 20), il Comitato Italiano Paralimpic­o darà vita a una proiezione sul Colosseo con immagini iconiche dei propri sport e giochi di luce. La settimana di festeggiam­enti si chiuderà il 25, con un convegno dal titolo “Paralimpia­di, 60 anni di Roma 60”, che si terrà a Roma presso l’Auditorium Inail, in piazzale Pastore. «Il CIP ha deciso di dare vita a una settimana di celebrazio­ni per raccontare come l’Italia sia riuscita a dare un impulso significat­ivo alla promozione dello sport senza barriere e a una cultura dell’inclusione e dei diritti - ha dichiarato il presidente Luca Pancalli - Si tratta di un appuntamen­to a cui attribuiam­o un grande valore, storico e sociale. In questo modo, vogliamo conservare e rendere vivo un prezioso patrimonio di storie e valori che rappresent­a la base del movimento paralimpic­o internazio­nale».

In un momento difficile per lo sport mondiale a causa della pandemia, la speranza è che la ruota delle Paralimpia­di ricominci a girare l’estate ventura con la XVI edizione prevista a Tokyo, appena dopo l’Olimpiade, come ormai tradizione.

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Luca Pancalli, 56 anni, n.1 del Cip
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Antonio Maglio, papà dei Giochi

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