Corriere dello Sport

Una chance Ducati per Marini

PILOTI ITALIANI AL CENTRO DEL MERCATO

- Di Mirco Melloni

Due vincitori di GP, due piloti capaci di salire sul podio e un quinto che corre in un team ufficiale. Nel 2020, questo è il contingent­e italiano in MotoGP, con almeno tre piloti – Andrea Dovizioso, Franco Morbidelli e Valentino Rossi – legittimam­ente candidati al titolo che nessuno sembra voler vincere.

ANNUNCI. E nel 2021, come sarà la rappresent­anza tricolore? Morbidelli sarà l’unico a non cambiare né moto né team, con la Yamaha-Petronas, dove sarà affiancato da Rossi, per il cui annuncio ogni giorno è buono a partire da oggi. Bagnaia con ogni probabilit­à verrà nominato ufficiale Ducati fra una settimana a Barcellona, prendendo il posto di un Dovizioso che a meno di sorprese sarà fuori dalla griglia e potrà guidare le MotoGP solo da tester. Danilo Petrucci andrà dalla Ducati alla KTM del Team Tech 3, mentre nel contingent­e di Borgo Panigale entrerà Enea Bastianini. Numericame­nte le unità rimarrebbe­ro cinque, con l’asterisco per Andrea Iannone, in attesa di conoscere il proprio futuro: fra un mese udienza al TAS di Losanna, in caso di assoluzion­e arriverebb­e il rinnovo con l’Aprilia. Ma potrebbe non finire qui.

MARINI. Luca Marini, infatti, sembra pronto per il salto di categoria, con un’annata da leader in Moto2: «Cerchiamo un posto in MotoGP per Luca – ha detto Alessio “Uccio” Salucci, uomo forte della VR46 – ma vogliamo anche la ciliegina sulla torta». Cioè il titolo mondiale, che difficilme­nte sfuggirà all’Italia, dato che Jorge Martin – il rivale di Marini, Bastianini e Marco Bezzecchi – salterà un altro GP per positività al Covid (al suo posto Mattia Pasini).

Per Marini, l’opzione sarebbe la Ducati-Pramac, al posto dell’ex compagno nello Sky Team VR46 Bagnaia, ma non è sicuro il salto in alto del fratello minore di Vale. Un po’ perché la Ducati non è la moto più semplice per un debuttante – lo testimonia il 2019 complicato di un Bagnaia reduce dal titolo Moto2, a fronte degli exploit di Joan Mir su Suzuki e soprattutt­o Fabio Quartararo

su Yamaha – e inoltre non è ancora chiaro al 100% il futuro dei posti per le Desmosedic­i in top class.

Il Team Avintia, che oggi schiera Johann Zarco (destinato a Pramac) e Tito Rabat (si ritira?), potrebbe lasciare i propri posti a Leopard, che ha parlato con la Suzuki, anche se i tempi per l’ingresso di un junior team Suzuki sembrano prematuri. La situazione si intreccia, perché Bastianini non ha firmato con Avintia ma con Ducati, che garantisce un posto al riminese, oltre ad averlo assicurato a Zarco. Ma Borgo Panigale ha un accordo con lo stesso Martin, significa che dovranno essere almeno due i team satellite Ducati nel 2021: per l’ultimo posto disponibil­e Marini sarebbe la soluzione ideale, ma al momento la via non è ancora in discesa.

Uccio: «Cerchiamo un posto per Luca» Ma quante Rosse nella MotoGP 2021?

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GETTY Luca Marini, 23 anni, è al comando nel Mondiale della Moto2
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