LA STREGA NASCE INTORNO A VIOLA
Sognando Bonaventura e aspettando Ionita, una certezza Nel nuovo Benevento di Inzaghi il numero 10 è imprescindibile dopo il suo anno migliore: 9 gol
La suggestione del numero dieci. Il numero dei geni, da Pelè a Maradona, da Baggio a Del Piero, fino a Messi. Quando Pasquale Foggia ha dato l'annuncio della riconferma anche per la prossima stagione di Nicolas Viola, non solo ha messo fine ad una ridda di voci messe in giro sul mancino di Calabria, ma ha anche sottolineato che continuerà ad avere la sua maglia numero dieci. Una sorta di marchio di qualità, che non può cambiare titolarità.
MIGLIOR ANNO. Per Nicolas Viola, quella appena conclusa, è stata la migliore stagione della sua carriera: 27 presenze, 9 gol. Un giudizio che neanche quel finale da “assente giustificato” può modificare. Fino alla partita col Pescara del 3 marzo, quella prima del terribile lockdown, non aveva saltato una partita (27 su 27). Inzaghi gli aveva trovato il ruolo più adatto, spostandolo leggeremente a sinistra e dandogli licenza di offendere. Lui ne aveva approfittato e s'era impossessato del titolo di cannoniere della squadra, portando persino a casa il pallone della partita contro il Trapani, dopo avergli rifilato una tripletta. Nove gol in totale e un paio di “genialate” da numero dieci, come quel gol nel derby dell'Arechi e quello al Trapani con un lob da centrocampo.
POI IL BUIO. Dopo il lockdown Viola era scomparso dai radar della capolista. Un colpo al ginocchio e un calvario più lungo del previsto. Persino qualche voce incontrollata sulla sua volontà di rimanere in giallorosso. «È incedibile», aveva tuonato Foggia prima dell'ultima gara ad Ascoli. E lui, quasi a scusarsi, ha sottolineato che una stagione così non potrà essere inficiata da alcun infortunio: «E' stata travagliata, ma importantissima. Ed io sono felice, nonostante questo finale. Vuol dire che mi rifarò nel prossimo campionato».
TRE TENORES E... OLTRE. Il Benevento vuole ripartire da quel centrocampo che ha comandato il gioco in ogni partita della B, da quegli interpreti ribattezzati i “tre tenores”. Lui, Schiattarella ed Hetemaj saranno il fulcro anche della squadra della prossima stagione. E magari potranno avvalersi di rinforzi mirati, che la società vuole mettere a disposizione di Pippo Inzaghi. Ionita e Bonaventura su tutti, autentici “fine dicitori” del reparto centrale, capaci di aggiungere forza fisica e tecnica ad un settore che è già il motore a pieni giri della Strega. Il mediano moldavo sembra sempre più lontano da Cagliari e il Benevento è pronto a ad accoglierlo. Se poi, oltre al centrocampista di Chisinau, dovesse arrivare in giallorosso anche Jack Bonaventura, allora davvero si potrebbe cominciare a sognare. Il giocatore, fresco sposo, ha lanciato su Instagram una sfida agli amici Ibra, Boateng e Donnarumma: «Jack a terra, Jack in piscina», invitando gli ex compagni ad emularlo in una spettacolare rovesciata in piscina. Il Benevento si è armato di pazienza: ha fatto la sua offerta e attende una risposta. Chissà che il fascino di Superpippo non possa essere l'arma in più.