Corriere dello Sport

Miha: «Se lo fa a me il dito non ce l’ha più»

Sinisa: «Sì è rivolto con l’indice verso la panchina. E ha mancato di rispetto ai miei uomini, a tutti»

- Di Giorgio Burreddu

«Se quel gesto col dito lo faceva a me non so se il dito ce l’aveva ancora» ringhia Sinisa Mihajlovic. Ce l’ha con Gian Piero Gasperini per un battibecco feroce, violento, pagato dal tecnico dell’Atalanta con l’espulsione. Nasce tutto da qualche parola di troppo di Gasperini e da un gestaccio, a quanto dice Mihajlovic, rivolto dal tecnico nerazzurro alla panchina del Bologna. Mihajlovic non ci sta, s’arrabbia, «pensa ai tuoi e non rompere» urla al tecnico dell’Atalanta. A fine partita il botta e risposta va avanti, questa volta a distanza. Gasperini è netto: «L’Atalanta è una squadra corretta sempre, non ero io che dovevo andare fuori». Mihajlovic incalza e prova a fare chiarezza: «Gasperini non si doveva permettere di parlare alla mia panchina, io non mi sono mai permesso di fare una cosa del genere. E se qualcuno lo fa mi incazzo. Non c’è niente da chiarire, io non devo chiarire nulla. Gasperini ha mancato di rispetto anche a me, perché io sono responsabi­le della mia panchina e se qualcuno vuole dire qualcosa lo dice a me. Gasperini ha sbagliato».

DIFFERENZE. Ancora tensione, ancora un finale elettrico. Una volta sono i giocatori, una volta gli obiettivi. Un’altra l’arbitro. Questa volta è Gasperini il bersaglio del tecnico serbo. C’è come una tensione sottopelle, che si avverte nelle pieghe delle parole di Sinisa. Nel pre o nel post partita, il risultato non cambia. Ma questa volta è il gesto di Gasperini a scatenare l’inferno. Anche se il Bologna ha reagito alla brutta sconfitta contro il Milan, e questo lo sa anche Mihajlovic: «Contro l’Atalanta è stata una partita equilibrat­a, abbiamo giocato bene. Noi non abbiamo sfruttato le occasioni, invece loro sì. La differenza è quella». Mihajlovic lo dice con qualche rimpianto, con qualche pizzico di rammarico, «facciamo sempre una scelta sbagliata, il pallone è troppo lungo o troppo corto. Ma la prestazion­e la squadra l’ha fatta, si è visto. Il pareggio sarebbe stato giusto». Poi però la chiosa di Sinisa è forte, netta come un colpo di scure: «E' brutto perché quando devi vincere pareggi, mentre quando devi pareggiare, perdi. Abbiamo perso punti, ma la reazione l’ho vista. Basta, si va avanti, ci mancano tre partite. Speriamo finisca il prima possibile». Mihajlovic deve ingoiare un altro gol incassato, preso, è il trentesimo di fila per la squadra rossoblù. «Troppo spazio, non possiamo lasciarne così tanto. Il gol loro? Muriel aveva anche sbagliato tiro, me l'ha anche detto. Quando la palla vuole entrare...».

DISTANZA. A fine partita Mihajlovic scuote la testa, dice no no no, il Bologna gli è piaciuto solo in parte. «Peggio del Milan non poteva andare, per fare meglio ci voleva poco. Quando hai tanti giovani è normale avere tanti alti bassi. Tutto questo ci serve per crescere, per vedere questi ragazzi che trovano continuità». Il finale di campionato è in salita. Tomiyasu è l’ottavo infortunat­o della serie (due settimane?) e adesso tre gare in cui cercare di restare equilibrat­i. Niente più obiettivi per il Bologna. «Quanto manca per arrivare in Europa? Almeno due o tre anni. Questa stagione non contiamola, ma abbiamo fatto un salto: non si parla più di salvezza, ma di migliorare sempre di più». E allora cosa manca? Mihajlovic ha tutte le risposte: «Dobbiamo cambiare l’atteggiame­nto mentale, attraverso la gestione emotiva perché quando le cose non vanno bene ci facciamo prendere dall’ansia. I ragazzi devono crescere. Non posso chiedere alla società di spendere i soldi che spendono Milan, Roma Napoli. Ma se riusciamo a prendere giocatori giusti, e lavoriamo bene, anno dopo anno saremo sempre più vicini all’Europa. A oggi ci sono sette squadre più forti di noi e altre che, come Fiorentina e Torino, che vogliono tornare in Europa». La strada, insomma, è lunga.

«Io con lui non ho nulla da chiarire, non si doveva proprio permettere»

 ?? ANSA ?? Luis Muriel, 29 anni, segna il gol decisivo a Skorupski
ANSA Luis Muriel, 29 anni, segna il gol decisivo a Skorupski
 ?? ANSA ?? Gianpiero Gasperini, 62 anni, espulso, si allontana dalla panchina
ANSA Gianpiero Gasperini, 62 anni, espulso, si allontana dalla panchina
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