JURIC DECIDE «DUE GIORNI E PARLO»
Il tecnico del Verona tra Toro e Fiorentina È l’allenatore-mercato: «Grazie Setti, ma sto valutando». Oggi sfida i granata, domani annuncia
Sotto la Mole, su Ponte Vecchio o ancora nei pressi dell'Arena. Ivan Juric nelle prossime ore sceglierà la sua opera d'arte dopo aver fatto lui stesso un capolavoro sul campo. I suoi risultati con il Verona, rivelazione del campionato, lo hanno messo sotto i riflettori, lo hanno reso uno degli allenatori più chiacchierati e corteggiati del momento. E in pressing su di lui ci sono soprattutto la Fiorentina e il Torino, mentre l'Hellas vorrebbe trattenerlo e gli ha già proposto il rinnovo: «Nell'offerta generosa del presidente Setti - ha detto ieri sera Juric - vedo tanta stima nei miei confronti e lo devo ringraziare. Entro due giorni prenderò una decisione, farò le mie valutazioni che sono di carattere puramente sportivo, su quanto possa crescere ancora il Verona in proiezione futura». Insomma è un discorso di ambizioni e prende tempo, guardando anche alla corte altrui.
FANTASMI A TORINO. Contro la Fiorentina di Iachini il tecnico croato ha già pareggiato dieci giorni fa. Sarebbe stata una vittoria speciale per Juric senza il gol di Cutrone al 96'. Stasera invece ci sarà la sfida diretta contro Longo in un Torino-Verona che potrebbe rappresentare un'asse fra presente e futuro. L'attuale tecnico granata ha quattro giornate a disposizione per cercare di rimanere aggrappato alla sua panchina del cuore e stasera spera di beffare il collega crosto. Ci è già riuscito una volta nel 201314 quando allenava la formazione Primavera ed ha sconfitto all'andata per 2-1 i pari età del Genoa, allenati proprio da Juric. Per sapere come andrà a finire questa sera la prima sfida di serie A fra i due è necessario aspettare poche ore, per capire invece la girandola delle panchine fra Verona, Fiorentina e Toro servirà qualche giorno in più.
A FIRENZE. Al club di Commisso, Juric piace da tempo per il suo modo di proporre calcio e la capacità di far sbocciare potenziali campioni, ma se il tecnico dovesse continuare il suo matrimonio con il Verona o scegliere la strada verso Torino, a Firenze ci sono altri osservati speciali come Di Francesco o Giampaolo che conoscono molto bene il nostro campionato. E se da una parte viene smentito dalla società il nome di Daniele De Rossi, un profilo che sicuramente piace ma non per l’immediato, resta sempre sullo sfondo quello di Luciano Spalletti come sogno visto che ha fra l'altro ancora un anno di contratto con l'Inter con un ingaggio da 5.2 milioni. Da non dimenticare infine il portoghese Jardim, ex Monaco. E proprio sulla Fiorentina Juric è stato chiaro: «Non mi sorprende che il mio nome sia accostato a questo club. Perchè mai dovrei esserlo?»
IACHINI. Nel frattempo, con la salvezza raggiunta e in mezzo a tante voci, Iachini sta calando tutte le sue carte per assicurarsi il futuro. Ha già conquistato cinque risultati utili consecutivi per provare a scacciare i concorrenti e le voci di un suo addio. La sua permanenza sembra difficile, ma ci provera fino alla fine a cominciare da stasera a Milano contro l'Inter: «Siamo soddisfatti del nostro percorso - dice l'allenatore - e andiamo avanti cercando di dare continuità alle prestazioni e ai risultati. Dalla ripresa del campionato, siamo la miglior difesa, tiriamo spesso in porta anche se con poca efficacia. L'Inter è una grandissima squadra di qualità con un ottimo allenatore e grandi individualità. Ci vorrà atteggiamento, qualità e la partita perfetta. Dobbiamo recuperare le energie e trovare sempre gli stimoli per i nostri tifosi, per la società. Mando anche un grande abbraccio ad Alessio Tendi, è un leone e ne uscirà fuori da vecchio cuore viola». Da ricordare che l'ex viola si è sentito male sabato sera ed è ricoverato all'ospedale di Careggi dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico alla testa.