Milan coperto: spazio a Calabria
MILANO - Il Milan è sceso in campo ieri pomeriggio a Milanello per definire gli ultimi dettagli tattici in vista della sfida contro la Juventus in Coppa Italia. Stefano Pioli ancora una volta ha insistito sull’undici che sta provando ormai da una settimana, con Ante Rebic unica punta e Rafael Leão che almeno inizialmente comincerà dalla panchina. Per il talento portoghese non è ancora arrivato il momento della titolarità nonostante l’infortunio di Zlatan Ibrahimovic. Pioli preferisce avere un’alternativa a Rebic dalla panchina, da inserire a partite in corso, e Leao sarà il sacrificato. Il tecnico parmense sembra aver scelto anche il sostituto dello squalificato Theo Hernandez, e sarà Davide Calabria a giocare in quella posizione, lui che fin qui è stato quasi
L’ORIGINE DELLA RIVALITÀ. Come detto il primo confronto tra Dybala e Donnarumma è avvenuto nel 2015 e a strappare un sorriso è stato il bianconero, ma la gioia più grande l’ha avuta Gigio il 23 dicembre del 2016 quando parando un tiro dal dischetto a Dybala sempre schierato da esterno destro in difesa. Ma Pioli non vorrebbe inserire un giocatore offensivo come Laxalt in una gara in cui dovrà affrontare Ronaldo e Dybala, preferendo un elemento di maggiore copertura. A centrocampo confermatissimi Kessie e Bennacer, mentre a sostengo della punta ci saranno Paquetà e Calhanoglu. Oltre Ibrahimovic, alle prese con le terapie al polpaccio a Milanello ma in netto miglioramento, saranno assenti anche Samu Castillejo e Leo Duarte. Ieri presenti al centro sportivo rossonero anche Frederic Massara e Paolo Maldini per sostenere giocatori e allenatore in vista della semifinale di Torino.
OK A PROLUNGARE. Tra i giocatori in spolvero c’è Giacomo Bonaventura,
RETROSCENA. Quella coppa persa ai rigori non è mai andata giù a Dybala e infatti in un Juve-Milan del 27 novembre 2017 la Joya segnò
il cui contratto è in scadenza il 30 giugno. Ma proprio in queste ore c’è stata una telefonata tra la dirigenza rossonera e il giocatore per sondare la disponibilità a rinnovare i restanti due mesi, proprio per concludere il campionato. L’ex Atalanta ha dato l’ok a prolungare fino al termine del mese di agosto, e poi quasi sicuramente sarà separazione. Dimostrazione di grande professionalità per il centrocampista marchigiano, che vorrebbe chiudere l’esperienza al Milan dopo sei anni nel migliore dei modi. Dopodiché sarà bagarre con il mercato perché Bonaventura ha diverse richieste in Italia, con Roma, Torino e Atalanta interessate ad ingaggiarlo. un rigore decisivo al 96esimo minuto in un confronto di campionato. Un match che suscitò tante polemiche tra i rossoneri per l’assegnazione di un penalty in pieno recupero, a causa di un fallo di mano di De Sciglio (all’epoca ancora al Milan). Mezz’ora dopo il fischio finale Dybala entrò negli spogliatoi dei rossoneri per cercare Donnarumma, molto nervoso al termine della gara allo Stadium, per dirgli di aver finalmente pareggiato i conti dopo la sconfitta di Doha: “Ora siamo uno a uno”. Il rigore sbagliato in finale di Supercoppa proprio non gli era andato giù, e qualche mese dopo Paulo si prese la rivincita contro Gigio.
NUOVO CONFRONTO. Venerdì sarà ancora Dybala contro Donnarumma, la quattordicesima edizione del confronto, e questa volta in ballo c’è l’accesso alla finale di Coppa Italia, fondamentale per il Milan in quanto potrebbe essere una strada alternativa per l’Europa in caso di successo in finale (programmata per il 17 giugno). Gigio si presenterà all’appuntamento di Torino in buone condizioni fisiche dopo i problemi alla caviglia che gli hanno fatto saltare le ultime partite di campionato prima della sospensione per coronavirus, ovvero metà gara con la Fiorentina e la sfida di San Siro contro il Genoa. Il portiere milanista, in scadenza il 30 giugno dell’anno prossimo, resta sempre un obiettivo della Juve che non ha mai smesso di monitorare la situazione contrattuale del portiere.
La trasformazione del Milan, che ha perso Ibrahimovic, passa per un albero di Natale in cui il peso del reparto offensivo sarà tutto sulle spalle di Rebic. Il gioco passerà dai piedi di Bennacer, ormai diventato imprescindibile per Pioli