In sei regioni zero contagi E da oggi riapre New York
Ieri altri 197 positivi di cui 125 in Lombardia In 10 regioni non sono stati registrati nuovi decessi Brasile, il presidente Bolsonaro oscura i dati in crescita nel Paese: «Sono manipolati» Focolaio nel Lazio, 37 casi: «È sotto controllo»
Verso la normalità con un occhio ai possibili focolai da isolare e curare subito. Non c’è altra strategia, il resto - distanze, mascherine e mani da lavare spesso - lo sappiamo e chi vuole rispetta per sé e per gli altri. Le cifre di espansione del Covid, che in alcune zone del mondo è ancora molto attivo - in Sud America e Africa per esempio - dicono che siamo arrivati a 406.938 morti e 7.500.000 contagiati.
BOLLETTINO. I dati di ieri in Italia. In sei regioni nessun nuovo caso e in dieci regioni nessun decesso. La curva si è fatta piatta. Sono 234.998 le persone che hanno contratto il virus dall’inizio della pandemia, gli attualmente positivi sono 35.262, ieri altri 197 casi, per una crescita dello +0,1% e di questi 125 in Lombardia. Sono 33.899 i decessi (ieri altri 53, pari allo 0,2% di cui 21 in Lombardia) e 165.078 i guariti (ieri altri 759, +0,5%; ieri +1.297). Attualmente i soggetti positivi dei quali si ha certezza sono 35.877. Sono diminuiti ancora i ricoverati nelle terapie intensive: 287, ieri -6, confermando il trend di decrescita costante. I tamponi effettuati sono stati 49.478 meno rispetto ai giorni feriali quando di solito raggiungono quota 70 mila.
FOCOLAIO NEL LAZIO. Irccs San Raffaele alla Pisana a Roma, 37 casi riferibili a Covid. «Sono stati processati gli ultimi tamponi, il totale dei casi positivi sale così a 37. Il focolaio è stato contenuto grazie alla tempestività dell’intervento da parte della sanità pubblica. Da oggi partono i test a tutti i pazienti dimessi e i contatti stretti presso i drive in della Asl Roma 3. Questo focolaio dimostra che non bisogna abbassare la guardia e vanno rispettate tutte le indicazioni». Lo dice l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato.
LOMBARDIA. «Non vedo un problema Lombardia anzi vedo numeri in calo con terapie intensive vuote. L’Italia è aperta. I focolai possono essere ovunque e, nel caso, andranno prese misure di contenimento chirurgiche e mirate». Così il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri a SkyTg24.
PATTO PER EXPORT. Oggi dalle 10 alle 12, avrà luogo la cerimonia di firma del “Patto per l’Export”, durante la quale saranno illustrate le linee strategiche in materia di sostegno all’internazionalizzazione del sistema produttivo, alla luce dell’attuale contingenza economica e sanitaria.
COMITATO. Mercoledì consegnate alla procura di Bergamo le prime 50 denunce dei familiari di vittime del Coronavirus. Lo ha annunciato il presidente del Comitato “Noi denunceremo” Luca Fusco.
MATTARELLA. «Siamo chiamati a una prova impegnativa: l’Italia ha le carte in regola per superare la sfida. Non vincerà da solo un territorio contro un altro, non prevarrà una istituzione a scapito di un’altra, ma solo la Repubblica, nella sua unità. Decisiva sarà la capacità di tenere insieme pluralità e vincolo unitari». Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio per i 50 anni delle Regioni.
PAPA. Papa Bergoglio dopo la recita dell’Angelus: «La fase acuta è stata superata in Italia, ma non cantate vittoria, bisogna continuare a seguire le norme, anche perché ci sono Paesi, come l’America Latina, dove il virus sta facendo ancora tante vittime. C’è un paese in cui venerdì è stato registrato un morto al minuto, questo è terribile».
RIAPRE NY. L’annuncio del sindaco De Blasio: da oggi riapertura graduale di New York che è stata l’epicentro della pandemia in America.
GRAN BRETAGNA. Il governo ha annunciato la riapertura parziale dei luoghi di culto il 15 giugno per la “preghiera individuale”. Le messe restano al momento vietate. Nella stessa data è prevista la riapertura nei negozi “non essenziali”, come le librerie, i negozi di abiti e giocattoli, se la pandemia resta sotto controllo.
ALLARME RUSSIA. La Russia ha registrato 8.984 nuovi casi di coronavirus, che portano il totale segnato finora a quota 467.673. Secondo i dati ufficiali nelle ultime 24 ore sono morte inoltre 134 persone nel Paese a causa del virus, per un totale di 5.859 decessi dall’inizio della pandemia.
GRECIA. La Grecia ha deciso di prolungare di due settimane la chiusura, stabilita nel mese di marzo ai campi profughi superaffollati per contenere la diffusione del Coronavirus.
AMERICA LATINA. Gli oltre 45.000 contagi registrati nelle ultime 24 ore, insieme a 1.714 morti, provano che la pandemia da Coronavirus si intensifica e cerca ancora il suo picco in America Latina. «Dati fantasiosi o manipolati», così il presidente Bolsonaro. Il Brasile, secondo Paese maggiormente colpito dal Covid-19 al mondo, oscura il sito web del ministero della Sanità con la mappa dei contagi. Da sabato non viene più fornito il dato complessivo dei casi e dei decessi ma solo il bilancio giornaliero. Finora superati i 600 mila casi e i 35 mila morti.
CHIUSE AMBASCIATE. Il Cile ha registrato un nuovo aumento significativo nelle ultime 24 ore dei contagi (6.405) ed anche dei morti (96). Lo ha reso noto il ministro della Sanità, Jaime Manalich. Questo incremento ha portato il totale generale dei contagiati a 134.150 e quello dei deceduti a 1.637. Intanto il ministro degli Esteri cileno Teodoro Ribera ha annunciato che entro l’anno saranno chiuse 5 ambasciate di Europa, Africa e Asia (Danimarca, Grecia, Romania, Algeria e Siria) per la crisi.
Le parole del Papa: «La fase acuta superata, ma non cantare vittoria»