ATLETICA SENZA LIMITI: CADONO GIÀ I RECORD La martellata di Krista manda un segno al mondo Adesso l’impossibile Oslo
La Tarvo ha stabilito il primato finlandese con 71,93: è il primo dopo il “lockdown”. Al Bislett giovedì un meeting futuribile con gare... intercontinentali
L’ atletica mondiale è in fermento dopo il lungo “lockdown”. In attesa della ripartenza ufficiale con le tappe del Gold Tour (esordio a Turku l’11 agosto con pubblico limitato a 3.000 persone) e della Diamond League, almeno di quel che resta del circuito originale - che il 17 settembre farà tappa a Roma con il Golden Gala nel suggestivo scenario dello stadio dei Marmi intitolato a Pietro Mennea - l’attività inizia a offrire spunti sempre più interessanti e imprevedibili.
Nei giorni scorsi si sono succeduti i primi risultati tecnici di un certo rilievo in riunioni a format ridotto: dal 6,80 nel lungo a Novi Sad della serba bronzo olimpico Ivana Spanovic, alle prime spallate nel giavellotto (63,69) della ceca due volte oro ai Giochi, Barbora Spatakova, sulla pedana di Kladno, alle porte di Praga, nel primo dei 173 mini-meeting programmati nella Repubblica Ceca. Mentre è atteso a giorni il ritorno in pedana del vice campione olimpico del disco, l’iraniano Hadadi, rimessosi brillantemente dopo aver contratto il Covid-19.
In questo contesto è particolarmente significativa la bordata della ventiduenne finlandese Krista Tervo, che due giorni fa ha scagliato il martello a 71,93. E’ il primo record nazionale a cadere nell’era post “lockdown”. Con la Tervo cadono pure i residui dubbi circa l’eventuale omologazione di primati nel prosieguo della stagione, anche se ottenuti in meeting sui generis ma nel rispetto del regolamento. A livello nazionale anche la Gran Bretagna riapre timidamente i battenti con la prima manifestazione ufficiale, domenica, sull’isola del canale, Guernsey, con sole gare di sprint e lanci.
TRANS-CONTINENTAL. La nuova formula si chiama “Meeting Trans-Continental”, nel senso che alcuni big sono tornati a sfidarsi ma a distanza. Lo hanno fatto già i tre principi dell’asta nei loro giardini di casa al di qua e al di là dell’Oceano (Duplantis, Lavillenie e Kendricks). Ieri sera è stata la volta dei giganti del decathlon: il primatista mondiale Mayer, l’oro mondiale Kaul e l’argento iridato Uibo si sono confrontati a distanza in un triathlon tra Montpellier (Francia), Mainz (Germania) e Clermont (Florida).
Intanto c’è attesa, e tanta, per gli “Impossible Games” di Oslo di giovedì. Cancellato il tradizionale appuntamento della Diamond League, il famoso stadio Bislett della capitale norvegese ha programmato una serata di grande atletica, seppure a porte chiuse. L’organizzazione ha già vinto il premio della creatività, prova ne sono le dozzine di richieste da parte dei network di mezzo mondo per trasmettere in diretta scontri suggestivi e tentativi di primati mondiali nello stadio bomboniera che ha visto crollare finora 65 record del mondo nell’atletica e 18 nel pattinaggio su ghiaccio. Quinto stadio tra i più prolifici al mondo in questo senso secondo una statistica di “Sport Illustrated”.
Al Bislett il re degli ostacoli bassi, il vichingo bicampione iridato Karsten Warholm andrà
Un’ombra sul titolo mondiale dei 400 di Salwa Eid Naser, nigeriana che corre per il Bahrain, sospesa dall’Athletics Integrity Unit per aver infranto tre volte in un anno le norme sui whereabouts. Le infrazioni sarebbero quattro, tre prima di Doha: così l’oro è a rischio all’assalto del record mondiale sulla insolita distanza dei 300 hs: da battere il 34”48 del britannico Rawlinson. Sulla pedana del disco lo svedese Daniel Stah ha messo nel mirino il record più antico a livello maschile, quello del tedesco Schult (74,08), inviolato da 34 anni.
Ma il piatto forte della serata arriva dalla pedana dell’asta. Il re della specialità, lo svedese “Mondo” Duplantis, sarà in carne e ossa al Bislett: accanto al neo primatista mondiale (6.18 stabilito l’inverno scorso), il beniamino di casa Guttormsen. Ma la gara sarà a tre: dal suo giardino di casa a Pérignat-lès-Sarliève, in Francia, l’ex primatista Renaud Lavillenie salterà in simultanea con Duplantis e con tanto di giudici.
EURO-AFRICA. Il Bislett non rinuncia al mezzofondo, nonostante le penalizzazioni del distanziamento fisico: un team guidato dai terribili fratelli norvegesi Ingebrigtsen sfiderà sui 2000 metri quello keniota capitanato da Timothy Cheruiyot, impegnato sui cinque giri a Nairobi. Commentatore in diretta per la BBC, Steve Cram, detentore del record europeo della distanza con 4:51.39. Mentre la norvegese Karoline Grovdal, in mancanza di lepri, sarà teleguidata da un fascio luminoso sulla pista di Oslo nel tentativo solitario di cancellare dal libro dei record nazionali quello dei 3000 (8:31.75) della compianta regina del mezzofondo Grete Waitz.
Sui 2000 una sfida Norvegia-Kenya a distanza: gli africani correranno a Nairobi
Nella Rep. Ceca hanno in calendario 173 mini-meeting Spanovic già a 6.80 Quattro infrazioni per la Eid Naser: addio oro iridato?