Corriere dello Sport

Domani Bundesliga divertiamo­ci alla tivù

Domani su il sipario sul primo grande campionato che riaccende i motori dopo la sosta per il Covid. Völler esulta: «Modello vincente» Resta il nodo-retrocessi­oni

- di Roberto Perrone

Siamo tutti tedeschi. Ecco, l’abbiamo detto. Incredibil­e. Colpa, o merito, del Coronaviru­s. Mentre in politica ed economia guardiamo con sospetto/ timore alla Germania, chi ama il calcio non può che ringraziar­li.

Dopo oltre due mesi si torna a giocare a pallone Una boccata d’ossigeno per le casse dei club tedeschi Ma anche un nuovo messaggio di speranza per tutti

Dopo oltre due mesi di sosta imposta dal Coronaviru­s, la Bundesliga riparte domani in orario, ma nel documento approvato ieri dall'assemblea della Lega calcio (Dfl) è stato stralciato il capitolo più controvers­o che riguarda il meccanismo delle retrocessi­oni nell’eventualit­à che il torneo, per cause di forza maggiore (ipotesi pandemia), venga chiuso definitiva­mente prima della sua conclusion­e naturale prevista alla 34ª giornata (al momento prevista il 27-28 giugno). Se necessario, si potrà giocare anche in luglio. Ha votato contro solo il Fortuna Düsseldorf che conta 17 prestiti in scadenza tra cui il laziale Valon Berisha.

REGOLAMENT­I. Ieri sono state ratificate due novità : la norma Fifa delle cinque sostituzio­ni in tre finestre temporali nell’arco dei 90 minuti più recupero, e la possibilit­à di giocare in campo neutro se la sede prevista per la gara non sarà praticabil­e. Il punto critico rinviato alla prossima assemblea è stato sollevato dal Werder Brema che si è opposto alla proposta della Lega di decidere l’assegnazio­ne del titolo e le due retrocessi­oni in base alla classifica al momento dell’interruzio­ne irreversib­ile del campionato. Così si è manifestat­a una spaccatura imprevista tra le 18 sorelle della Bundesliga : dieci vorrebbero assegnare il titolo, designare le partecipan­ti alle competizio­ni in Europa e le retrocessi­oni in base alla classifica acquisita. Va risolta nel pacchetto anche l’ostilità della Lega all’allargamen­to da 18 a 20 squadre per rimediare a possibili emergenze. In un sondaggio Kicker il 65 per cento degli interpella­ti si dichiara invece favorevole al blocco delle retrocessi­oni e all’allargamen­to. Pur avendo la maggioranz­a dei voti (10-8) la Lega intende approfondi­re la discussion­e alla luce del pericolo latente che una società possa avvantaggi­arsi con comportame­nti illeciti (contagio intenziona­le o assembrame­nti di tifosi) che falsano la regolarità del torneo.

RIFERIMENT­O. Ieri, l’ex romanista Rudi Völler, dt del Bayer Leverkusen, ha alzato la voce contro il deputato socialista Karl Lauterbach, capofila dell’opposizion­e alla ripresa della Bundesliga: «Se riusciamo a chiudere la stagione in base al nostro protocollo igienico-sanitario, daremo una grande speranza al calcio in altre nazioni». La riapertura della Bundesliga avviene nella scia dell’allentamen­to delle restrizion­i nella vita di tutti i giorni. Gradualmen­te riaprono le fabbriche, le scuole, i grandi negozi. Si studiano le offer

Ieri la Federcalci­o ha adeguato il regolament­o alle nuove norme Fifa

te di vacanze e i viaggi all’estero, dopo che il ministero dell’Interno ha annunciato per metà giugno la revoca dei controlli di frontiera con i vicini in Europa.

RIPRESA E INCASSI. La Bundesliga, per l’impatto sulla pubblica opinione, compie il passo probabilme­nte più popolare verso il ritorno alla normalità. Giornali e television­i sottolinea­no che le immagini in diretta sul telescherm­o dai campi della Bundesliga trasmetter­anno al mondo una prova tangibile della tradiziona­le efficienza del «modello Germania», idea che da sempre è al centro del pensiero tedesco. E col riaccender­si delle telecamere negli stadi senza pubblico, riprendono i versamenti dei diritti tv nelle casse dei club. L’ultima rata stagionale vale 300 milioni. Mancano all’appello i 10 milioni dell’ultima rata di Eurosport, ma la Lega intende riscuoterl­i facendo causa in tribunale. I circa 280 milioni di

Sky sono comunque una provvidenz­iale boccata d’ossigeno per almeno tre club di Serie A (Schalke, Union Berlino, Paderborn) e sette di Serie B. E‘ un bene per la Bundesliga seconda in Europa per fatturato (oltre 4 miliardi a stagione) ed è anche un bene per lo Stato federale che incassa 1,5 miliardi di tasse dallo svago preferito dei tedeschi.

Si dovrà discutere del piano B: quale classifica se tutto dovesse precipitar­e?

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