Le sliding doors di superGabbia
MILANO - Anche nel calcio capitano le cosiddette “sliding doors”, ovvero un’opportunità che nasce da una situazione a sorpresa. Contro il Torino, infatti, quando si è fatto male Kjaer, avrebbe dovuto entrare Musacchio, che, però, si è chiamato fuori per un dolore al polpaccio. E allora dentro Gabbia, vent’anni compiuti lo scorso 20 ottobre, al debutto in campionato, dopo aver esordito in rossonero il 14 agosto 2017 nel preliminare di Europa League contro lo Shkendija. Beh, se l’è cavata alla grande e, alla luce delle condizioni di Kjaer e di Musacchio, sabato prossimo contro la Fiorentina, con ogni probabilità ci sarà lui al fianco di Romagnoli, per la prima volta da titolare.
MOSSA GIUSTA. Gabbia, in rossonero da quando aveva 12 anni, è rientrato alla base la scorsa estate dopo la stagione in prestito alla Lucchese, in C: 30 presenza e una rete. Ragazzo serissimo, negli allenamenti come nei comportamenti, ha aspettato un’occasione per metà stagione. Poi, a gennaio, avrebbe voluto andare a giocare: lo volevano Verona, Sassuolo e, soprattutto, Parma. E’ stato il Milan a stopparlo, perché Duarte è da tempo fermo ai box e perché Musacchio aveva cominciato ad accusare i primi acciacchi. Insomma, Boban e Maldini non volevano correre rischi e hanno avuto ragione. Così, a questo punto, Gabbia, che fa già parte della nazionale Under 21, può ritagliarsi uno spazio importante. Poi dipenderà da lui sfruttare al meglio quella “porta girevole”: di sicuro i mezzi li ha.
OGGI, LA VERITÀ. Probabilmente non è così contento Pioli, visto che in difesa adesso è piena emergenza, e per di più ci sono sia Romagnoli sia Musacchio sotto diffida. Le condizioni di Kjaer saranno più chiare oggi dopo una risonanza magnetica, ma i primi controlli effettuati ieri lasciano intendere che per smaltire la lesione ai flessori della coscia sinistra ci vorrà qualche settimana. Poi c’è lo stop di Musacchio, che qualche dubbio lo ha sollevato. Pioli ha gettato acqua sul fuoco e ieri il club rossonero ha fatto sapere che il difensore ha accusato una contrattura al polpaccio. Anche per lui, dopo le cure di ieri, oggi ci sarà una nuova valutazione clinico-strumentale.
CORSA CONTRO IL TEMPO. Con l'infermeria occupata anche da Krunic e Biglia, la speranza di Pioli è quella di poter recuperare almeno Çalhanoglu. Contro il Torino, il turco ha dato forfait per un guaio agli adduttori della coscia destra, accusato contro la Juventus in Coppa Italia. Ora ci sono 3 giorni per “rimetterlo in piedi” e verranno sfruttati tutti. Lunedì sera a prendere il suo posto è stato Paquetà, che non ha sfruttato al meglio la chance. Ecco perché, qualora Çalhanoglu non dovesse farcela, contro la Fiorentina verrebbe sostituito da Bonaventura.
Tornato dal prestito doveva andar via a gennaio: il club ha detto no, e adesso...