Corriere dello Sport

Iachini e Pioli, due amici contro

IL TECNICO VIOLA E QUELLO ROSSONERO INSIEME A FIRENZE DAL’ ‘89 AL ‘94

- Di Ilaria Masini

Un grande abbraccio, da amici. E poi ognuno sulla propria panchina nei successivi 90'. Iachini contro Pioli al Franchi, palcosceni­co di tante battaglie fianco a fianco. Dal 1989 al 1994 hanno giocato insieme con la casacca viola e alcuni compagni di allora ci raccontano pregi e virtù dei due allenatori pronti a sfidarsi.

Alberto Malusci ha condiviso cinque anni con loro e con Iachini a volte pure la camera: «Beppe in stanza in ritiro stava sempre con le gambe alzate per far circolare il sangue e da quella posizione cominciava subito a dirmi come poter fermare l'avversario il giorno dopo. Sempre attento al particolar­e. Il suo pregio? Un gran carattere, andava a mangiare le caviglie a tutti e per la squadra ci sentiva tanto. Pioli è uno razionale, umile e generoso. Quando ero giovane e abitavo a Quarrata si era proposto di ospitarmi a casa sua per non farmi fare il pendolare. Mi ha colpito la sua gentilezza. Difetti? Diffile trovarne. Diciamo che Iachini rompeva le scatole quando doveva stare attento a mangiare perché prendeva peso. Mentre Pioli, visto che io sono viola, viola viola... dico che da giocatore ha vestito una maglia a strisce (ride, ndc)». Daniele Carnascial­i ha un buon rapporto con Iachini e forse ancor più con Pioli: «Con Stefano ero compagno di camera ed era fissato con il tour de France. Beppe era sempre sul pezzo, bisognava pensare in continuazi­one solo alla partita. Come ora non molla mai, chiede ai giocatori il massimo con irruenza mentre Stefano è più pacato. Anche in panchina hanno atteggiame­nti diversi. Pregi? La determinaz­ione di Beppe e la bravura nel ritrovare i giocatori come ha fatto con Chiesa e Vlahovic. Anche Pioli sta facendo bene al Milan e ha dato un'identità di gioco. Fra loro sono amici ma in quei 90’ non lo saranno di sicuro. Difetti? Iachini sui 1000 metri andava alla velocità di mia sorella (ride, ndc). Pioli era bravo di testa ma anche lui non era tanto veloce. Infine Massimo Orlando, un altro che ha grande stima di entrambi: «Sono due personalit­à diverse. Beppe

un giocherell­one, un uomo-spogliatoi­o che ci caricava sempre. Lo mettevamo sempre nel mezzo, gli abbiamo tagliato calzini, slip. Abbiamo combinato di tutto ma lui stava sempre al gioco. Eravamo un bel gruppo e Iachini ti faceva sentire importante come sta facendo ora con i suoi calciatori. Su alcuni ha fatto anche un lavoro psicologic­o e si vede. Pioli è più serioso, più “intellettu­ale”, un moderato. Sono due persone che apprezzo tanto e vederli in questa sfida mi dà grande gioia. Difetti? Difficile dirlo ma semmai Pioli era un po' più permaloso mentre Iachini a volte aveva il vizio di... impostare. Noi gli dicevamo che doveva solo recuperare il pallone e darlo via subito. E anche in questo caso non se la prendeva a male. Si conoscono bene e potrebbero anche annullarsi a vicenda».

Gli ex compagni di Firenze: «Hanno grandi doti e sono persone per bene»

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SESTINI Stefano Pioli e Beppe Iachini, prima di Fiorentina-Empoli del 2018

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