Mihajlovic voleva due difensori e invece ne è partito uno: Paz
Solo una questione di coperta corta: l’argentino ha giocato a Ferrara ed era convocato per oggi
Sinisa Mihajlovic aveva chiesto un terzino e un difensore centrale per mettere in cassaforte la squadra. Invece si chiude con due saluti il mercato d’inverno del Bologna, il mercato di riparazione, che però non ha messo al riparo la difesa. Via Blerim Dzemaili, lo svizzero ha firmato per lo Shenzhen, la squadra cinese allenata da Donadoni. Ma soprattutto via Nehuén Paz, il difensore argentino è andato a Lecce in prestito con diritto di riscatto per la società pugliese. Ieri nessuno dei dirigenti del Bologna era a Milano, il mercato a metà pomeriggio era già chiuso. Anche questa è una novità. A provare a placare i timori dei tifosi per una difesa dagli elementi contati è stato Riccardo Bigon, il diesse rossoblù ha spiegato che è «meglio fare due o tre partite con i numeri contati che avere in rosa giocatori che non vengono utilizzati quasi mai. Come Paz».
COPERTA CORTA. L’argentino era stato convocato anche per la sfida di oggi contro il Brescia, ma a poche ore dalla chiusura del mercato l’opportunità Lecce si è concretizzata e il Bologna non lo ha trattenuto. Nei convocati c'è in più Gabriele Boloca, 2001, difensore della Primavera. Dell'avventura di Paz in rossoblù resteranno 6 presenze in tutto (3 quest’anno, 2 l’anno scorso, 1 in coppa) e 320 sul campo. Poco. Nelle ultime tre sfide, però, Paz si era in fondo dimostrato utile, a tratti indispensabile. «Contro la Spal ha giocato una grande partita», ha detto di lui Emilio De Leo, ieri. Non è bastata. L’addio apre dunque uno squarcio: il numero di difensori in rosa è sufficiente? Le ultime dichiarazioni di Dijks, «un po’ pesanti» le ha definite Tanjga, il vice di Mihajlovic, segnano una rottura: ora l'olandese deciderà per se stesso i tempi di recupero. Krejcì deve ancora recuperare, così Medel (mai impiegato in difesa). E le squalifiche fanno (e hanno fatto) il resto. «Confidiamo anche in Corbo - ha detto ancora Bigon -, e di avere l’organico a disposizione per fare la seconda parte di campionato senza problemi. Ma la sfera di cristallo non ce l’ha nessuno».
FUTURO. E se da una parte Walter Sabatini ha parlato dell’arrivo di due giocatori di grido la prossima estate, Bigon ha corretto: «Walter è sempre molto bravo nelle iperboli lessicali, abbiamo fatto un lavoro di ricerca e studio per migliorare la squadra. Abbiamo degli obiettivi su cui lavoriamo da qualche mese. Ci sono giocatori interessanti che saranno nostri obiettivi nei prossimi mesi». Dunque: fine di un mercato, quello 2019/2020, che tra estate e inverno ha portato molto, soprattutto qualità. E’ lì che si è scelto di investire. Ma se in attacco l’addio di Mattia Destro è coinciso con l’arrivo di Musa Barrow, come a centrocampo i saluti di Dzemaili si sovrappongono alla presenza di Dominguez e all’esplosione di Schouten, in difesa la questione è diversa. «L’abbiamo sempre detto - aggiunge Bigon -: investimenti per il futuro, puntiamo su quelli, li abbiamo fatti e continuiamo con il nostro gruppo».