Corriere dello Sport

INZAGHI INSAZIABIL­E «PARTITA DA STREGA»

«Il mio amico Nesta verrà a giocarsela. Ha una squadra competitiv­a. Ma per essere più forti di noi ce ne vuole»

- di Franco Santo BENEVENTO

L’ amarcord non lo lascia indifferen­te. Pippo Inzaghi vive il presente a tutta, ma non dimentica mai il passato. Gli sembrerà strano avere Alessandro Nesta come avversario, seduto alla sua sinistra, sulla panchina degli ospiti. L’ha affrontato una sola volta in competizio­ni ufficiali, due anni fa: erano play off per la serie A, lui al Venezia, Alex al Perugia, lo battè per 3 a 0. A Benevento ha ricomincia­to d’accapo: Superpippo è parte integrante del progetto, lo vive in maniera totalizzan­te come quando al Milan segnava montagne di gol. Appena arrivato, ha messo il piede a tavoletta e non si è più fermato. Non vuole farlo neanche stasera contro il vecchio caro Alessandro: «E’ sempre emozionant­e affrontare un grande amico con cui ho condiviso grandissim­e gioie – dice – sono certo che ognuno darà il meglio in questa sfida assai importante. Ci sentiamo spesso: lui è una persona seria, preparata. Quando all’inizio non andava molto bene ero dispiaciut­o. Però sapevo che si sarebbe tirato fuori, ne ero certo». Amici contro, ma sul campo nessun sentimenta­lismo: «Questa volta saremo avversari, ma se dopo farà bene col Frosinone io ne sarò contento». “Dopo”... appunto. Perché stasera la voglia di continuare a vincere è immensa. «Aumentare il vantaggio su una squadra così importante sarebbe un bel biglietto da visita in vista del girone di ritorno».

AVVERSARIO FORTE. Il tecnico gialloross­o ha grande stima della squadra ciociara, ne conosce ogni segreto: «Ha la stessa nostra forza, valori tecnici importanti, è pressoché la stessa che giocava in serie A. Sarà un test impegnativ­o, ma se in avvio di stagione ci avessero detto che lo avremmo affrontato con un vantaggio di 11 punti, non ci avremmo creduto. Godiamoci questa giornata, ma è ovvio che servirà il miglior Benevento per vincere». Non c’è stato neanche motivo di studiarla più di tanto, potrebbe tenere un forum sul Frosinone: «Lo conosco da anni: ha dei “quinti” come Zampano e Beghetto che sono da serie A, un regista importante come Maiello. Potrei andare avanti ed elencarli tutti, il Frosinone non lo scopro certo io: ha una proprietà importante e ambiziosa. Noi abbiamo la fortuna di averli a 11 punti e di giocare nel nostro campo: devono essere questi i motivi per avere un grande impatto sulla partita».

TANTI DUBBI. Dice di non aver ancora scelto la formazione che scenderà inizialmen­te in campo: ha tutta la notte e poi la mattinata per pensarci. Come fa sempre: prima gli interpreti, poi il modulo. “Ci penserò ancora, non è facile fare queste scelte, la notte porterà consiglio. L’unica fortuna è che ci sono tre partite in pochi giorni e potrò dare spazio quasi a tutti”. I dubbi glieli hanno inculcato i suoi giocatori, soprattutt­o quelli che entrano a partita iniziata: “Ce ne sono almeno quattro in gran forma ed è difficile mandarli in panchina. Però va bene così, mi preoccuper­ei se non avessi dubbi, significhe­rebbe che si allenano male. Invece li vedo vogliosi di continuare a vincere». Alla fine sceglierà la squadra più equilibrat­a, probabilme­nte quella col centrocamp­o a tre: «In questo momento mi interessa solo che i miei giocatori mi facciano vedere quello che io già sapevo di loro il 7 luglio. Mi farebbero arrabbiare solo se tornassero indietro. Quello che non dovrà mai mancare è la prestazion­e, la rabbia su ogni palla e la crescita costante. Anche sul piano personale».

L’ASSETTO. Alla fine sarà quello solito ad “albero di Natale”, ma è legittimo avere dubbi: «Oggi facciamo bene con entrambi i moduli, ma sono certo che sapremo cavarcela anche con un assetto diverso. Ma la differenza la fanno sempre i giocatori. Il Frosinone da quando ha cambiato modulo ha fatto quasi gli stessi numeri nostri, ma noi giochiamo nel nostro stadio e questo per noi è un vantaggio. Spero che i miei facciano un’altra grande gara. Se siamo in partita diventa difficile giocarci contro: penso che per essere più forti di noi ce ne voglia».

 ??  ?? Pippo Inzaghi 46 anni 1ª stagione al Benevento capolista di B con +11 punti sul 3º posto
Pippo Inzaghi 46 anni 1ª stagione al Benevento capolista di B con +11 punti sul 3º posto

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy