Semplici: Spal a Torino per vincere Chi non ci crede, può restare a casa
«Dopo la fiducia della società, è il momento dei fatti» E Mazzarri non si fida: «Non sarà una gara scontata»
Esorcizzare le pressioni nella consapevolezza che servono punti vitali alla Spal dopo tre sconfitte consecutive in campionato e nove giornate senza successi (e un solo punto, a Udine, conquistato in trasferta). Situazione pesante, lo sa bene Semplici che si ritrova nel turbinio delle voci sul proprio destino. Il tecnico toscano alza la posta: «Credo che per noi sia arrivato il momento dei fatti. Dobbiamo provare a fare risultato, poiché ne abbiamo bisogno. Sappiamo di affrontare un Toro di grosso valore e dovremo presentarci per fare la partita, senza pensare di giocare per il pareggio. Voglio una prestazione di grande pressione e convinzione, tirando fuori le nostre qualità». Valutazioni in corso per Strefezza e Di Francesco tornati a disposizione: «Già è una cosa importante averli recuperati, vedremo se farli giocare dall'inizio o in corsa». Il clima spallino incoraggia Semplici: «La fiducia della dirigenza fa piacere, l’unità che ci è stata dimostrata è una bella cosa. Chi se la sente può continuare ad aiutarci, ma chi non ci crede deve stare a casa. Sarà un aspetto importante anche nelle prossime settimane. Bisogna essere uniti, è stato il nostro punto di forza in questi anni. Siamo andati sempre contro tutti e tutto. Una situazione così non l’abbiamo mai vissuta, l’ambiente deve dimostrare unità guardando all'obiettivo. Noi ci vogliamo salvare e cercheremo di farlo in tutti modi». Cionek ancora sulla fascia? «Non è il suo ruolo, però lo sta ricoprendo con determinazione. Valuteremo anche alla luce delle altre soluzioni possibili».
SERVE INTELLIGENZA. Mazzarri stuzzica il Toro: «Tutto dipende da noi, bisognerà avere pazienza e nessuna fretta. Ci vuole intelligenza, giocare bene la palla ed avere equilibrio non dimenticando un maggior cinismo sotto porta. Non ci sono mai partite scontate, la Spal ha sempre fatto ottime gare e nell'ultima la Roma è stata rimessa in partita da un autogol. Fa un buon calcio, in tante occasioni non avrebbe meritato di perdere e ha raccolto meno di quanto ha espresso sul campo». Il fantasma del Bentegodi, da 3-0 a 3-3, ancora si aggira: «Verona ci sia da lezione. Il 2019? Non male quanto è stato fatto».