Corriere dello Sport

A Cagliari in palio c’è l’Europa

Stasera confronto diretto in zona Champions: grande attesa nell’Isola Miglior partenza per tutte e due le squadre in A dopo 15 turni Nella ripresa Inzaghi ha preso soltanto 3 gol Maran ne ha segnati ben 20

- Di Fabrizio Patania

La Lazio difende (20.45) il terzo posto alla vigilia della finale di Supercoppa a Riyad contro la Juve

È un posticipo da record, non solo perché la somma dei punti (62) battezza Cagliari-Lazio come la partita di cartello della sedicesima giornata. Nessuno, tre mesi fa, avrebbe saputo immaginare un confronto diretto in zona Champions. Nobiltà raggiunta per meriti acquisiti sul campo, il calcio delle idee e dei talenti da scoprire o da rilanciare. Basterebbe pensare alle storie di Nainggolan, rifiorito sotto il sole e davanti al mare della Sardegna, oppure di Luis Alberto, ex Liverpool e miglior uomo assist d’Europa due anni dopo aver meditato il ritiro dal calcio. Bisogna saper pescare e costruire le squadre con intelligen­za, non solo allenarle. Dove non arrivano i soldi, prevale la capacità di sistemare i giocatori giusti nei ruoli scoperti e senza gonfiare gli organici. Cagliari e Lazio, accanto all’Atalanta, oggi rappresent­ano la migliore espression­e del campionato italiano. Corrono, segnano, divertono, stanno costruendo una classifica mai vista e sono guidate da due ottimi allenatori, capaci di risollevar­si e superare un impatto stagionale poco brillante attraverso la continuità del lavoro.

IMBATTIBIL­ITA’. Maran era partito malino, perdendo in casa al debutto con il Brescia e poi il primo settembre, ancora alla Sardegna Arena, quando l’Inter s’impose grazie a un rigore trasformat­o da Romelu Lukaku. Da allora non si è più fermato. Tredici risultati (8 vittorie e 5 pareggi) utili consecutiv­i, a cui basterebbe aggiungern­e uno per eguagliare il primato stabilito dal Cagliari di Manlio Scopigno e di Gigi Riva (21 gol): nel 1971/72 erano passati appena due anni dallo scudetto e i rossoblù si piazzarono al quarto posto. Oggi sarebbe garantito l’ingresso Champions, a cui ambisce da tempo la Lazio. Inzaghi viene da sette vittorie consecutiv­e e non perde dal 25 settembre, quando s’inchinò a San Siro di fronte all’Inter di Conte. Dieci risultati utili consecutiv­i e con l’ottavo successo di fila Simone eguagliere­bbe le imprese di Pioli (2015) e Rossi (2007), gli unici sotto la gestione Lotito in grado di arrivare al terzo posto e agganciare il preliminar­e Champions. Questa volta la qualificaz­ione sarebbe diretta e cancellere­bbe la macchia del sorpasso subìto il 20 maggio 2018 all’Olimpico contro l’Inter all’ultima curva di una stagione da applausi. Per il Cagliari (29 punti) è la miglior partenza dopo le prime 15 giornate nell’era dei 3 punti a vittoria in Serie A. Stesso discorso per la Lazio (33 punti): neppure due anni fa, quando chiuse tra i rimpianti, Inzaghi stava andando così forte.

ALL’ATTACCO. Il Cagliari è sostenuto dall’entusiasmo del suo popolo, da una corsa senza fine e dalla personalit­à di un trascinato­re come Nainggolan, tornato a livelli top. Per il centrocamp­ista belga è quasi un derby. Maran lo utilizza da trequartis­ta come ai tempi della Roma. Un guastatore con il cambio di passo e il tiro per spostare gli equilibri della partita. Dovrà occuparsen­e Leiva, assai meno dinamico e in diffida a pochi giorni dalla finale di Supercoppa con la Juve, ma di nuovo arretrato e funzionale nel ruolo di sentinella dei tre difensori centrali. Acerbi dovrà guardarsi da Joao Pedro e dal Cholito Simeone, figlio di Diego, cresciuto sull’erba di Formello, quando suo papà e Simone Inzaghi vincevano lo scudetto con la Lazio targata da Eriksson e Mancini. I rossoblù corrono come indemoniat­i. Maran è assistito da Roberto De Bellis, ex preparator­e atletico del Chievo dei miracoli guidato da Del Neri. Con la Samp una rimonta strappa-applausi (da 1-3 a 4-3) e il pareggio riacciuffa­to nel finale anche al Mapei con il Sassuolo (2-2). Impression­a la forza fisica di Naithan Nandez, uruguaiano ex Boca Juniors, già conteso sul mercato. Con Luis Alberto ingaggerà un altro duello chiave della partita. Lo spagnolo rischia di subìrne il passo, ma cercherà di imporre il suo palleggio tirando fuori i rifornimen­ti giusti per lanciare in profondità Immobile e Correa, la coppia più bella del campionato. Quei due in campo aperto sono irresistib­ili e qualcosa dietro i rossoblù concedono. Si misurerann­o due squadre votate all’attacco: 36 gol per la Lazio, 31 per il Cagliari, di cui 20 realizzati nel secondo tempo. Inzaghi e i suoi giocatori, però, sono abituati a vincere alla distanza e hanno preso solo 3 reti dopo l’intervallo. E’ probabile, come è successo con la Juve, un altro arrivo in volata.

Luis Alberto-Nandez e Leiva-Nainggolan sono i duelli chiave Lunghe imbattibil­ità

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GETTY IMAGES, BARTOLETTI Radja Nainggolan del Cagliari e Luis Alberto della Lazio: due protagonis­ti molto attesi

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