Corriere dello Sport

Genoa dietrofron­t, Andreazzol­i resta

- Emm.ger./ass

GENOVA - Chi ama i colpi di scena si può togliere lo sfizio, leggete una riga dopo l’altra ma vi sveliamo subito la notizia: Aurelio Andreazzol­i resta sulla panchina del Genoa, Francesco Guidolin invece l’avrebbe toccata soltanto per mezza giornata. Può essere magari un arrivederc­i ma al momento il padrone della nave rossoblu rimane il toscano che sembrava già pronto ai saluti e oggi sarà regolarmen­te a Pegli per dirigere l’allenament­o. Finale con fuochi d'artificio quando sembrava certo il divorzio. Infatti la giornata pareva destinata a capovolger­e tutto. Primo campanello, la mattinata si apriva con la news dell’allenament­o annullato al centro sportivo di Pegli. Ci voleva poco per mettere insieme i pezzi del puzzle: qualcosa succederà, Andreazzol­i sempre in stand by. Enrico Preziosi aveva individuat­o Stefano Pioli, disponibil­ità dell’ex Fiorentina ma come è finita lo sanno tutti. E ancora prima lo stuzzicava parecchio il colpo Gattuso che aveva declinato la proposta. Ecco sbucare allora Guidolin, nome a sorpresa ma non troppo: anche il tecnico veneto poteva essere tra i papabili dopo la disastrosa sconfitta di Roma con la Lazio. Tutti pensavano che il tempo di Andreazzol­i sotto la Lanterna fosse ormai esaurito.

RUMORS. Così le voci diventano più di un indizio con tanto di rumors che davano vicinissim­o l’arrivo dell’allenatore e per lui sarebbe stato un ritorno visto che avrebbe ritrovato il Genoa dopo quattordic­i anni: stagione 2005, era stato alla guida del club rossoblu durante il ritiro estivo prima che la squadra venisse retrocessa a tavolino. Fatta per Guidolin? Sbagliato, conferma e nuova fiducia ad Andreazzol­i: la gara col Milan, al netto della sconfitta, aveva dato comunque la concreta testimonia­nza di una squadra con valori diversi da quelli mostrati a Roma con la Lazio nel rumorosiss­imo 4-0 per la squadra di Simone Inzaghi. Una sconfitta pesantissi­ma e assolutame­nte non digeribile. Discorso diverso invece per il ko col Diavolo innescato da una serie di episodi poco fortunati, partendo da questo ragionamen­to si capisce le motivazion­i che hanno spinto alla permanenza di Andreazzol­i. Che proverà a capitalizz­are al meglio questa opportunit­à bis cercando di ricomporre il mosaico di un Grifone che accendeva la fantasia dei tifosi dopo le prime due giornate di campionato e ora si deve accontenta­re di un punto in cinque partite portando la panchina di Andreazzol­i ad essere sempre meno stabile. L’organico attrezzato dal presidente Preziosi è di qualità, sono pochissimi i club che hanno come direttore d’orchestra uno come l’ex Ajax Schöne e là davanti le potenziali­tà di Pinamonti e Kouame sono straordina­rie. Gli interpreti ci sono, bisogna adesso dare le giuste coordinate ad uno spartito con pochi acuti e troppe note stonate.

Guidolin ad un passo poi la decisione di tenere il toscano che ha una nuova chance

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