Corriere dello Sport

Il Cagliari ha numeri da grande

La squadra di Rastelli insegue a tutta forza l’obiettivo della A

- Di Giuseppe Amisani

Ora non resta che studiare le strategie per affrontare altre ventuno battaglie e per provare a chiudere i giochi con un largo anticipo rispetto all'ultima giornata di campionato. Massimo Rastelli ha staccato in fretta la spina dopo quattro mesi intensi di lavoro nel centro sportivo di Assemini ed ora si godrà qualche giorno di riposo in famiglia prima di tuffarsi di nuovo sul suo Cagliari. Dopo dieci vittorie ottenute al Sant'Elia e una sfilza di numeri da grande squadra, il tecnico di Torre del Greco non vuole certo lasciare nulla al caso ma ha tutte le migliori intenzioni di proseguire nella sua marcia trionfale verso la serie A.

SCHIACCIAS­ASSI. Impression­ante il ruolino di marcia della fuoriserie guidata dall'allenatore campano che è riuscito a trasmetter­e al grup- po la sua mentalità vincente. Il resto lo hanno fatto l'estate scorsa Tommaso Giulini e Stefano Capozucca che si sono assicurati i migliori giocatori in tutto il panorama della serie cadetta. Non era certo facile riuscire a far andare tutti d'accordo perché fin dalle prime battute Rastelli non ha garantito il posto sicuro a nessuno, ma i risultati e l'entusiasmo dello spogliatoi­o sono la cartina di tornasole di una gestione impeccabil­e da parte del tecnico. Anche nei momenti di maggiore tensione è riuscito a tenere ben salde le redini della squadra, dosando alla perfezione bastone e carota. Non ha esitato a strigliare i suoi ragazzi alla vigilia della gara di Salerno e ancora una volta ha avuto ragione lui perché i rossoblù hanno sbancato l'Arechi per poi ripetersi domenica pomeriggio al Sant'Elia contro la Pro Vercelli. Rastelli ha avuto il merito di far sentire tutti importanti e parti integranti di un progetto vincente tanto che anche chi fino ad ora ha giocato poco, non sembra avere alcuna intenzione di abbandonar­e un gruppo formato da tanti leader. Il resto poi lo ha fatto la rabbia dei veterani che, ancora col fardello della retrocessi­one sulle spalle, si sono rimboccati le maniche per dare il buon esempio ai nuovi arrivati.

MIX VINCENTE. E così il Cagliari è diventato una vera e propria macchina da guerra, capace di far arrossire anche le dirette inseguitri­ci con i suoi numeri. Venticinqu­e titolari effettivi, abili nel riuscire a mettere a segno ben quarantadu­e

I rossoblù hanno realizzato finora 14 vittorie di cui 10 in casa e un totale di 42 gol

reti, contro le trentaquat­tro, ad esempio, del Crotone che comunque non molla l'inseguimen­to. La difesa potrebbe fare ancora meglio perché i gol al passivo sono diciotto e sia i calabresi che il Novara (16) dietro al bunker Perugia, che ha incassato appena quattordic­i reti, sono riusciti a fare meglio. Giusto un piccolo cruccio per il tecnico degli isolani che però si sta godendo il momento, anche grazie ad un collettivo che non molla la presa. E anche in fase offensiva i numeri parlano chiaro perché il Cagliari è ri- uscito a mandare a bersaglio ben quattordic­i giocatori.

COOPERATIV­A DEL GOL. Hanno rischiato di essere ben quindici perché nella lista si è unito per qualche ora anche Gianni Munari che, dopo la deviazione fortuita con la schiena sul tiro di Farias, era finito inizialmen­te sul tabellino dei marcatori nella sfida contro la Pro Vercelli. La Lega B ha poi attribuito la rete al brasiliano che così ha allungato la sua corsa nella classifica marcatori e nella particolar­e graduatori­a dei mi- glior bomber in rossoblù con il suo ottavo sigillo. Fossati, quindi è passato dall'essere il quindicesi­mo al quattordic­esimo marcatore, ma in generale è tutta la squadra a sapersi rendere pericolosa perché riuscire a mandare in gol così tanti elementi non può che far emergere il gioco collettivo studiato alla perfezione da Massimo Rastelli che, come preannunci­ato in avvio di campionato dallo stesso presidente Giulini, è stato il miglior acquisto del mercato estivo.

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