Corriere dello Sport

Il boom per vedere... il bacio delle Pantere

35.000 spettatori in SuperLega e A1 donne: primati per Conegliano, Modena e Busto

- Di Leandro De Sanctis

Nella Premier League calcistica inglese è una consuetudi­ne ormai consolidat­a. In Italia, mentre puntualmen­te e vanamente ogni anno si parla dello stop del massimo campionato i calcio, la pallavolo al posto delle parole ha collocato i fatti. Da qualche anno, quando possibile, il giorno di Santo Stefano lo si trascorre sui campi, sia di volley maschile che femminile. Un’idea che inorgoglis­ce soprattutt­o l’ad della Lega maschile Massimo Righi che decise di puntare sull’accoppiata pallavolo e giorni di festa e una volta incassati i primi risultati positivi, ha cercato di difendere questa opportunit­à, anche dagli assalti critici, interni ed esterni al movimento.

A molti giocatori non piace dover saltare le festività natalizie e di fine anno, dover allenarsi, giocare e viaggiare in giornate di festa, spesso senza potersi ricongiung­ere con le famiglie. Ma alla luce del riscontro di pubblico, come si fa a dar torto a chi sostiene questo “Boxing day” del volley nostrano? In comune con la festa celebrata nei Paesi del Commonweal­th, ha la giornata del Santo Stefano e l’affollamen­to degli impianti dove si gioca a volley.

I record poi dipendono anche dalla casualità, da chi gioca in casa in quel giorno, dai calendari, e dalla capienza dei Palasport deputati ad accogliere il pubblico della pallavolo. Come è andata in questo Santo Stefano 2014? Sostanzial­mente bene per quasi tutti, anche se è di nuovo successo che le donne abbiano avuto un maggior numero di spettatori, anche e soprattutt­o grazie ad una situazione impiantist­ica migliore. In A1 femminile si sono sfiorati i 20.000 spettatori, con un sostanzios­o incremento rispetto allo scorso anno. Nelle sei

Il PalaVerde pieno per Conegliano-Piacenza partite della SuperLega maschile si è arrivati alle 15.000 presenze.

Il PalaPanini è stato teatro del picco della penultima giornata di andata della SuperLega: c’era l’ex idolo Giani a guidare un tenace Verona, che per poco non rovina la festa mode- nese ai quasi cinquemila spettatori reali, e c’è stato anche spettacolo, pathos. Insomma un pomeriggio emozionant­e. Di altro genere il Santo Stefano al PalaBanca di Piacenza, con la vergogna dei fischi rivolti da una minoranza di tifosi a Samuele Papi, difeso dal compagno di mille partite, Valerio Vermiglio. Tre esauriti in A1 femminile, gran pubblico al PalaVerde trevigiano e al PalaYamama­y di Busto Arsizio. Entusiasmo per il 3-0 dell’Imoco Conegliano su Piacenza scudettata. E alla fine sotto rete non solo strette di mano ma anche baci sulle gote delle avversarie: i baci delle Pantere.

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