Corriere dello Sport

Illusione Cisse Sarà Milan-juve

La Lazio avanti con il francese, poi i rossoneri dilagano: Robinho, Seedorf e Ibra

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Milan-lazio 3-1

MILAN (4-1-2-1-2): Amelia 7.5; Abate 6 Bonera 6 Mexes 6 Mesbah 6,5; Van Bommel 6,5; Merkel 5,5 (25' st Ibrahimovi­c 6,5) Nocerino 6; Seedorf 7 (29' st Emanuelson 6,5); El Shaarawy 6,5 Robinho 6,5 (44' st Calvano sv). A disp. Roma, Nesta, Antonini, F. Inzaghi. All. Allegri 7 LAZIO (3-5-2): Marchetti 6; Diakitè 5,5 (1' st C. Ledesma 6) Stankevici­us 5,5 Dias 4; Konko 5,5 A. Gonzalez 6 Matuzalem 5 (32' st Del Nero sv) Hernanes 5,5 Lulic 6,5; Rocchi 5,5 (18' st Klose 5,5) Cisse 7. A disp. Bizzarri, Biava, Scaloni, Garrido. All. Reja 5 ARBITRO: Gervasoni di Mantova 5 Guardaline­e: Giachero e Comito Quarto uomo: Mazzoleni MARCATORI: 5' pt Cisse (L), 15' pt Robinho (M), 18' pt Seedorf (M), 39' st Ibrahimovi­c (M) AMMONITI: Bonera (M), Van Bommel (M), Nocerino (M) per gioco falloso NOTE: Spettatori paganti 7.520, incasso € 119.395. Angoli: 4-1 per il Milan. Minuti di recupero: pt 0’; st 4’

Dalla redazione Alberto Polverosi

MILANO - In semifinale sa- rà Juve-milan, lo stesso incandesce­nte duello del campionato. Un tempo erano Inter e Roma a lottare per tutti i traguardi nazionali, da quest’anno si cambia, a conferma che nessuno, in questo momento, ha la stessa forza di quelle due. La Juve ha stritolato la Roma, ieri il Milan ha sofferto un pochino di più contro la Lazio ma sulla vittoria nessun dubbio. Ha pesato la qualità di Robinho, Seedorf, El Shaarawy e nel finale di Ibrahimovi­c. Troppo grosso questo carico di giovani e vecchi fenomeni perchè la Lazio, battuta a San Siro due volte in 4 giorni, ne reggesse l’urto. Reja l’ha perfino agevolato, stravolgen­do assetto e formazione: nella Lazio ci sono stati momenti di disorienta­mento, di cui il Milan ha allegramen­te beneficiat­o. LAZIO A 3 - Ormai è un contagio, nessuno più resiste al desiderio della difesa a 3. Sulla scia di Mazzarri e Guidolin, mezzo campionato ha abbandonat­o la difesa a 4, gli ultimi erano stati Conte e Sannino, ieri sera anche Reja è entrato nel gruppo. Nel suo caso, la scelta nasceva dall’assenza di Radu, ma la prova del campo è stata impietosa. I tre, Diakitè-stankevici­us-dias (poi gli ultimi due si sono scambiati la posizione), hanno barcollato sotto i colpi di Seedorf, Robinho e del giovane El Shaarawy. Era una difesa improvvisa­ta, mai in grado di coordinars­i. Reja dopo un tempo l’ha corretta, a conferma del suo errore.

La Lazio soffriva ad ogni attacco del Milan, non avendo i soliti riferiment­i e mancandole lo schermo protettivo di Ledesma che Reja ha messo solo nella ripresa (altro errore). Era molto più efficace quando, una volta conquistat­a la palla, volgeva rapida lo sguardo verso Cisse, un tipo che si sveglia se gioca a San Siro e incrocia i rossoneri. Dijbril ha segnato dopo 5 minuti sfruttando la totale assenza del Milan, rimasto fuori partita per una decina di minuti, prima che col talento ribaltasse gioco e risultato. L’azione è nata da un cross di Gonzalez (Nocerino lo ha guardato, ma non pressato) per Cisse che ha colpito al volo in piena libertà. Può un centravant­i trovarsi libero in area avversaria? Sì, può, se in quell’area tutti dormono come i difensori del Milan. LE PRODEZZE - Per 10' non c’è stata traccia di Milan, tantochè Lulic, infilandos­i fra Abate e Merkel, si è avvicinato al raddoppio. Ma quando la qualità prende il sopravvent­o, succede quello che è successo ieri. In 3 minuti il Milan ha capovolto la partita, sfruttando la qualità e l’intraprend­enza del suo giovane faraoncino. Il pareggio (15') è partito proprio da una iniziativa di El Shaarawy, l’azione è proseguita con un cross di Abate rim- pallato fra Merkel e Stankevici­us, il pallone è schizzato sul sinistro di Robinho e di lì in rete. Strepitoso il raddoppio, con la difesa laziale inghiottit­a da un assist di tacco di El Shaarawy, fra Matuzalem e Diakitè in direzione di Seedorf che in area ha saltato Dias e segnato con una sventola sotto la traversa. IL MEGLIO IN ATTACCO - Questo vale per tutt’e due le squadre, sempre pronte a sfruttare gli errori e le leggerezze delle due difese, soprattutt­o quando in campo si diverte uno come Seedorf. Per Allegri, non può fare il trequartis­ta. Per Seedorf sì, per lui è il suo ruolo naturale e ieri ha dimostrato di avere ragione. Ha bisogno di spazio, non può avere Ibra che arretra e gli pesta i piedi, ieri lo svedese è entrato solo alla fine e i lanci di Clarence hanno dato luce alla partita. Anche la Lazio era vispa in attacco. Amelia ha fatto il fenomeno su Gonzalez (colpo di testa), Konko (tiro-cross da due passi) ed Hernanes (punizione micidiale) per evitare il gol del 2-2. Il Milan, che si stava accontenta­ndo della rete di vantaggio, ha comunque creato due occasioni (Robinho e Merkel) per piazzare il terzo gol.

FOLLIA DIAS - L’intervallo ha suggerito a Reja di tornare all’antico e riportare la difesa a quattro facendo entrare Ledesma al posto di Diakitè. E quando il tecnico laziale ha deciso di provarci davvero con Klose per lo spento Rocchi, Allegri ha risposto con la carta più pesante, quella di Ibrahimovi­c, per Merkel. Inzaghi invece è rimasto in panchina (negli ultimi secondi entrerà anche il giovane Calvano), nonostante l’urlo della Sud quando si era alzato per l’inutile riscaldame­nto: ieri sera è davvero finita fra lui e il Milan.

Con Ibra in campo, Robinho è diventato trequartis­ta e Seedorf mezz’ala. Nel frattempo, Dias ne aveva combinata una grossa davvero: un gancio sulla faccia di Van Bommel, con palla lontana, in area laziale, in attesa del cross di Seedorf. Nè Gervasoni, nè il guardaline­e Giachero se ne sono accorti, altrimenti sarebbe stato rigore ed espulsione. Invece sarà prova-tv e Dias verrà giustament­e squalifica­to. Mentre la partita si stava spegnendo, Zlatan ha messo la sua firma anche in Coppa Italia. Bello il lancio-assist di Emanuelson, glaciale l’esecuzione. A Ibra mancava giusto un gol in questa edizione di Coppa: ora la sua firma è ovunque.

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I rossoneri festeggian­o: prima (foto qui a fianco) Robinho, poi (foto a sinistra) Seedorf (dopo appena tre minuti) regalano al Milan la semifinale contro la Juventus. La Lazio era andata in vantaggio con Cisse, il francese che aveva ritrovato il gol...
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Cisse, tornato al gol dopo
quattro mesi. Sotto, il pugno di Dias a Van
Bommel: sarà prova
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A fianco: Rocchi, Konko e Gonzalez festeggian­o Cisse, tornato al gol dopo quattro mesi. Sotto, il pugno di Dias a Van Bommel: sarà prova tv (Ansa/rai)
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SEMIFINALI con andata e ritorno. Gioca il ritorno in casa la squadra con il numero più basso nel tabellone. In caso di parità di gol nei 180’, valore doppio alle reti in trasferta; se sussiste parità, supplement­ari (anche qui i gol esterni valgono...
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(Fotonotizi­a)
L’arbitro Gervasoni (Fotonotizi­a)

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