Addio Fumarola cronista storico del “Corriere”

All’età di 83 anni, a Roma è morto Alfonso Fumarola, storica firma de “Il Corriere dello Sport-Stadio”. Nato a Rimini nel 1932, si era laureato a Roma in Medicina e Chirurgia e si era occupato per cinque anni di Fisiologia Umana all’università, prima di dedicarsi completamente al giornalismo sportivo.

Ha lavorato per il nostro giornale dalla fine del 1956 al 1992 e poi per un altro paio di anni da collaboratore, raccontando soprattutto i successi azzurri nel tennis, nel nuoto e negli sport della neve, e seguendo ben sedici edizioni delle Olimpiadi tra estive e invernali, iniziando da quella di Roma 1960. Meticoloso, ferratissimo su numeri e date delle discipline da lui seguite più di altre, fu autore del volume “Campionati Internazionali d’Italia 50 anni di tennis” e curò tra l’altro alcuni testi per “Quarant’anni di sport italiano”. Per le inchieste sul doping, nel 1978 gli venne assegnato il Premio Coni-Ussi.

“Fum”, che specie dopo aver abbandonato la professione a tempo pieno si era diviso tra Roma e l’amata isola di Pantelleria, aveva poi un’altra grande passione: la fauna marina. Memorabili i suoi racconti su squali o altri bestioni pinnati, specie quelli relativi a incontri più o meno ravvicinati avuti nei posti più disparati del mondo.

Fumarola lascia i figli Silvia e Guido, entrambi giornalisti, ai quali vanno le nostre sentite condoglianze. I funerali si terranno a Roma

Alfonso Fumarola aveva 83 anni

domani alle ore 11 presso la Chiesa dei Martiri Canadesi in Via Gian Battista De Rossi 46/c. Il Direttore Alessandro Vocalelli, il Condirettore Stefano Barigelli e tutta la redazione del Corriere dello Sport-Stadio sono vicini alla famiglia per la dolorosa scomparsa dell’amico e collega

Roma, 3 gennaio 2016

La Federazione Italiana Tennis ed il Suo Presidente Angelo Binaghi partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa dell’amico e giornalista sportivo

Roma, 3 gennaio 2016

Andrea, Fulvio, Francesco, Leandro, Mario, Pietro e Pasquale si stringono a Guido e Silvia per la scomparsa del loro amato padre

apprezzato e valente collega, per lungo tempo impagabile compagno di redazione. Roma, 3 gennaio 2016