Corriere dello Sport Stadio (Emilia)
L’UOMO IN PIU’ Gonzalo fa 20 «Vittoria voluta»
Ventesimo gol in A: «Sappiamo di essere forti»
Gonzalo Rodriguez dice venti. Venti come i gol segnati in Serie A nelle tre stagioni e mezza in maglia viola ed è un numero decisamente rilevante per un difensore, tant'è vero che sono almeno 10 gol in più di un qualsiasi altro elemento che gioca nel suo ruolo in un'altra squadra. Insomma, il centrale argentino non è ormai solo il punto di riferimento del gruppo, ma è anche un attaccante aggiunto quando il pallone viene giocato da fermo dalle parti della porta avversaria. Come ieri. Cross di Pasqual e testa vincente di Gonzalo: era successo contro l'Udinese un mese e mezzo fa e così sono due le reti consecutive con l'assistenza dell'esterno veneto. Difensore per vocazione, attaccante non per caso, in un reparto ancora in sofferenza e in attesa di rinforzi. Benalouane, del Leicester, è il nome che continua a circolare, ma Lisandro Lopez continua a essere il grande obiettivo, anche se il centrale del Benfica è sempre più protagonista nella squadra portoghese. Intanto Gonzalo continua a lasciare il segno, mentre Tello, presente in tribuna, poi scriverà su twitter: «Grande partita, ambiente spettacolare». SIAMO FORTI. «Quella col Torino era una partita importante in cui volevamo dimostrare la nostra voglia di essere protagonisti e di lottare: ci siamo riusciti», spiega Gonzalo. Concretezza allo stato puro, il leader della retroguardia gigliata sposta subito l'obiettivo da se stesso alla Fiorentina, perché della Fiorentina stessa e del calcio italiano ormai conosce ogni particolare, ogni sfumatura, ogni meccanismo. E sa che la vittoria contava più di tutto per un motivo semplice. «Non era piaciuto a nessuno perdere due gare di fila, soprattutto non erano stati contenti i tifosi. Ma noi sappiamo quello che possiamo dare: siamo una squadra forte anche se dobbiamo rimanere con i piedi ben piantati per terra». Concretezza significa consapevolezza dei propri mezzi mista a senso della misura: logico che Gonzalo eviti di guardare troppo lontano alla ricerca di chissà cosa. «Obiettivo Champions? Io penso al prossimo impegno. Dobbiamo andare avanti di gara in gara».
BABA C'E' ANCORA. Un gol avrebbe fatto comodo a Babacar, ovviamente, ma il senegalese è contento comunque. Ha ritrovato una maglia da titolare (in campionato non succedeva dal 22 novembre nel derby contro l'Em- poli al Franchi), ha conquistato la punizione e il corner da cui sono scaturiti i due gol viola, ha meritato gli applausi della gente, ha ribadito a Paulo Sousa di poter contare su di lui. Insomma, Baba sta crescendo. «Di sicuro - ha affermato - io continuo ad allenarmi al massimo, perché spero sempre di avere una possibilità per giocare, poi la decisione spetta a Paulo Sousa e il tecnico sa che io posso dare sempre di più». Ieri la possibilità l'ha avuta in tandem con Kalinic ed è stata anche questa una notizia. «Con Nikola mi trovo bene, ma era la prima volta che partivamo insieme uno accanto all'altro ed è chiaro che dobbiamo migliorare l'intesa». Massimo, migliorare: parole che suoneranno dolci alle orecchie del tecnico portoghese. «Non c'è altra via. In Serie A non ci sono avversari facili».
Pasqual torna capitano: «Conta solo la Fiorentina» Tello su Twitter: «Grande partita!»
CAPITAN PASSATO. Chiude Manuel Pasqual, tornato ad indossare la fascia di capitano e non perché mancasse Gonzalo che è il capitano designato: il successo della Fiorentina è un bel regalo per lui. « Abbiamo vinto in occasioni in cui non lo ero. La fascia conta il giusto e poi si può essere capitani anche senza i "gradi" al braccio, tanto più che io ho sempre anteposto gli interessi della squadra e della Fiorentina a quelli personali».