Corriere dello Sport Stadio (Emilia)

FRENATA ROSSONERA Il Milan si spegne L’Empoli piace

Zielinski e Maccarone per ben due volte riacciuffa­no Bacca e Bonaventur­a. I toscani hanno giocato meglio

- Di Alberto Polverosi ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Questo non è il Milan che può tornare in corsa per la Champions. Qui a Empoli è andato in vantaggio per due volte e si è fatto rimontare. Non essendo mai stata, in questo campionato, una squadra capace di farsi ammirare per il gioco (e ieri neppure), non si può dire nemmeno che abbia una forza tale da mantenere il vantaggio. L’Empoli ha giocato meglio, e questo era facilmente immaginabi­le, ha palleggiat­o nel cuore della difesa rossonera, ma ha avuto anche più personalit­à, più temperamen­to, più corsa. In 90’,il Milan non è mai riuscito a fare un’azione stile-Empoli, con più di quattro passaggi esatti a fila. I lanci di Montolivo, per fare un esempio, erano quasi tutti fuori misura e alla fine la differenza dei passaggi riusciti era netta: 83% per i toscani, 72% per i milanisti.

BACCA GOL. Palla all’Empoli, spazio al Milan, ai suoi due fulminei attaccanti. Questa è stata la partita, giocata meglio dalla squadra di Giampaolo e, come facilmente prevedibil­e, impiegata dal Milan nel modo che conosce meglio, quello del contropied­e. Del resto, se una squadra fatica a costruire la manovra e in attacco ha due velocisti come Niang e Bacca, l’unica possibilit­à di colpire è quella. L’Empoli ha cominciato subito a tenere palla nel centrocamp­o del Milan, spingeva molto a sinistra con Buchel e Maccarone, ma alla prima occasione Bacca è stato impietoso. Sul lancio di Antonelli, la difesa dei toscani era come sempre molto alta, il colombiano aveva pure un piede in fuorigioco, e sfruttando l’incertezza di Barba ha infilato Skorupski. Una volta in vantaggio, il Milan ha reso ancora più evidente la strategia che aveva in mente, difesa e contropied­e. Così come l’Empoli non poteva certo modificare il suo gioco naturale e ha continuato a palleggiar­e negli ultimi 40 metri. Prima di arrivare al gol dell’1-1, la squadra di Giampaolo aveva portato il possesso palla al 67 per cento, ma tranne un gol su punizione di Zielinski, annullato per fuorigioco di Maccarone (De Pinto ha alzato la bandierina prima che la palla entrasse in rete), non ha creato troppi pericoli.

IL COLPO DI ZIELINSKI. Giocando con personalit­à, l’Empoli ha aspettato la prima sbandata della difesa milanista per arrivare al pareggio. Saponara ha sorpreso Romagnoli, risucchian­dolo fuori dalla linea di difesa, e ha piazzato l’assist per Zielinski che ha battuto Donnarumma in uscita infilando la palla fra le sue gambone. Dovendo ora costruire un po’ di gioco, il Milan non poteva di sicuro entusiasma­re anche perché i suoi due mediani, Bertolacci e Montolivo, pur avendo sufficient­i qualità tecniche, erano incaricati soprattutt­o della fase difensiva.

SECONDA RIMONTA. Se il Milan fosse stata una squadra sicura di sé, avrebbe sfruttato meglio il colpo di fortuna di inizio ripresa, quando un rinvio di Tonelli si è stampato sulla faccia di Niang e si è trasformat­o in un assist inatteso per il gol di Bonaventur­a, solo davanti a Skorupski. Ma come era successo nel primo tempo, l’Empoli non si è fermato e il Milan è arretrato. Giampaolo ha tol- to Maiello per inserire Croce e alzare così il livello tecnico. Poco prima, l’accoppiata Russo-Massa non si era accorta di un netto fallo di mano di Maiello su cross di Bonaventur­a: era rigore. Senza mai perdere fiducia e distanze, l’Empoli ha agguantato di nuovo il pareggio con un altro attacco micidiale. E’ successo per una respinta corta di Donnarumma, su tiro perfido di Pucciarell­i, finita sul piede di Maccarone e da lì in rete. Mancando mezz’ora alla fine, Mihajlovic ha provato Balotelli che si è presentato con una ammonizion­e per un fallo a centrocamp­o. Ma nemmeno la necessità di tornare in vantaggio ha spinto il Milan a cercare un po’ di gioco. Erano continui i lanci di Montolivo che Tonelli e Barba intercetta­vano senza problemi, Bacca si era fermato, Niang lo stesso, dopo aver speso molte energie per contenere (senza riuscirci) l’estro di Saponara. Le ultime azioni sono state ancora empolesi, il terzo gol non è arrivato per poco, ma questa squadra continua a farsi ammirare. Da un anno all’altro, è sempre un Empoli speciale.

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Maccarone festeggiat­o da Buchel e Zielinski dopo il gol del 2-2

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