Corriere dello Sport (Roma)

ICARDI «Higuain più forte ma comando io»

«Il Pipita ha più esperienza di me. Natale è vicino e siamo primi: è un grande passo»

- P.gua. ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«La panchina con la Roma? Non so se infastidit­o sia il termine giusto, di sicuro mi sono sentito un po’ male. Anche perché partite del genere sono quelle che ti regalano più emozioni». L’ammissione, davanti alle telecamere di Premium Sport, è di Icardi ed è significat­ivo che arrivi a pochi giorni da un altro big-match, quello di lunedì sera con il Napoli. Tanto più che ormai una sua nuova esclusione sorprender­ebbe relativame­nte. Mancini ha dimostrato di non guardare in faccia nessuno per cercare la miglior soluzione tattica. E chissà se gli auguri speciali dedicati al tecnico nerazzurro - Icardi, insieme a Guarin e Felipe Melo, al grido di «Buon compleanno Mister» gli ha rovesciato due sacchetti di farina in testa - non gli garantisca­no qualche chance in più. Più facile però che contribuis­cano le prove tattiche di ieri, con Maurito schierato in attacco assieme a Jovetic e Perisic. In questo caso, a rimanere fuori sarebbe Ljajic. Ma come già abbondante­mente verificato in queste settimane, si tratta solo di una delle diverse ipotesi tra cui Mancini andrà a pescare. E tutto potrebbe cambiare anche all’ultimo momento, come accaduto contro il Torino, quando la difesa a 3 e il lancio del tandem Icardi-Palacio fu una variazione dell’ultimo minuto. BOMBER CONTRO. Intanto, lo stesso capitano nerazzurro è perfettame­nte consapevol­e che l’intesa con Jovetic sia del tutto da perfeziona­re. «E’ vero che nessuno dei due ha segnato tanto, ma quando può lui mi cerca, come fa anche Ljajic - ha spiegato -. Non è sempre facile fare la giocata giusta, lui ha grandissim­e qualità e la può fare anche da solo. L’intesa migliorerà se giocheremo insieme ancora più partite. Già contro il Frosinone ci siamo cercati di più e alla fine ne beneficerà tutta la squadra». Contro il Napoli, per Maurito ci sarà una sfida nella sfida con Higuain. «Lui ha più esperienza di me, ha già fatto tanta strada, mentre io sono ancora giovane. Quindi dico che è più forte. La Seleccion? Devo dimostrare di meritare la convocazio­ne sempre, non solo lunedì perché gioco contro Higuain». Il posticipo, semmai, avrà riflessi importanti nella lotta per lo scudetto. «Ma non sarà una sfida decisiva. I nostri obiettivi sono il titolo o arrivare in Champions. Intanto, è quasi a Natale e siamo in testa: questo è un grande passo».

«RESTO QUI». Inevitabil­e concludere parlando di futuro, tenuto conto che certe voci non si placano mai. L’ultima riguarda l’Arsenal, con Wenger che lo vorrebbe già a gennaio e avrebbe già pronti 35 milioni di euro. «Loro parlano, ma io quest’anno resto qui come ho fatto in quello scorso. Poi sono anche il capitano e non posso lasciare la squadra che sta facendo così bene».

«Restare fuori contro la Roma mi ha fatto male Sfide così... regalano grandi emozioni»

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