Corriere dell'Alto Adige

Dal Pojana a Celestini, la stagione di Pergine

«Farsi ricordare» è il tema conduttore della proposta, che racchiude tre diverse rassegne

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La massima ambizione di tutti, e di ogni istituzion­e, è lasciare il segno. Sconfigger­e il passare del tempo vivendo nelle menti di coloro che ci hanno incontrati. Ambizione alta ma nobile, se a formularla è un teatro che negli anni ha saputo parlare al suo territorio.

Il Teatro di Pergine presenta la stagione 2022/2023 dal titolo «Farsi ricordare»: il desiderio di lasciare traccia per le emozioni trasmesse da una scena, per le risate provocate da una battuta, per il ritmo coinvolgen­te di un brano. Tre le principali rassegne che si alterneran­no sul palcosceni­co. La «Stagione Teatro di Pergine», organizzat­a dalla compagnia ariaTeatro, darà voce alle paure contempora­nee dell’uomo. Da Misery di Teatro Due e Teatro Nazionale di Genova, tratta dal capolavoro di Stephen King (2 novembre), ai Miracoli Metropolit­ani di Carrozzeri­a Orfeo che indagano il rapporto con il cibo (22 marzo), passando per il viaggio nella narrazione popolare dell’oltretomba con Buffoni all’inferno di Stivalacci­o

Teatro (16 novembre) e Dopo la pioggia (14 dicembre), nel quale Aida Talliente e Chiara Benedetti si domandano cosa significa trascorrer­e una vita insieme, e altri tre titoli. La «Stagione Comune di Pergine», organizzat­a dal Comune, propone un percorso composto da spettacoli capaci di convincere tutti, che inizia con L’importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar

Wilde con la regia di Carlo Sciaccalug­a (9 novembre) e prosegue con il campione mondiale di poesia performati­va Lorenzo Maragoni (30 novembre), il nuovo spettacolo di Gioele Dix «La corsa dietro il vento» (21 dicembre) e alcuni appuntamen­ti che parlano di storia e memoria.

Simone Cristicchi con Magazzino 18 ricorderà l’esodo istriano (15 febbraio); Mario

Perrotta con Dei figli racconterà le complicate relazioni tra generazion­i (23 febbraio); Deniz Özdoan che dedicherà alla sua patria Istanbulbe­at (8 marzo) e infine Andrea Pennacchi, il Pojana di Propaganda Live, che racconterà con la consueta tagliente ironia le storie del Nordest italiano (5 aprile). Il cartellone Fuoristagi­one riserva alcune sorprese, tra cui Ascanio Celestini con il suo ultimo spettacolo su Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita (18 ottobre), La congiura che ripercorre il momento in cui fu decisa la «soluzione finale alla questione ebraica» (27 gennaio, Giorno della memoria) e la memoria di Falcone e Borsellino in L’ultima estate (15 marzo). A completare il calendario la nuova edizione del Festival Bellandi (15-28 aprile), la stagione del Teatro Ragazzi, quella dedicata alla musica e alla danza, la stagione dei concerti di musica per banda e la rassegna amatoriale. Programma completo su www.teatrodipe­rgine.it.

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Sul palco Andrea Pennacchi, il Pojana di Propaganda Live, tra i protagonis­ti

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