Baumgartner e la delusione Südtirol «Quest’anno eravamo più forti»
Il presidente: «La stagione resta ottima, guardiamo al futuro. Con Vecchi? Vedremo»
Il «day after» è forse ancora più amaro dell’immediatezza di una vittoria per 1-0 che non è basta a ribaltare il risultato dell’andata. L’eliminazione dai playoff da parte dell’Avellino, che ha raggiunto così le semifinali e se la vedrà con il Padova, era stata messa in conto dall’Alto Adige dopo la sconfitta 2-0 in Irpinia, però in casa biancorossa si era fiduciosi sul fatto di poter ribaltarla anche in questa occasione, dopo aver già fatto la stessa cosa contro la Pro Vercelli. Anche perché la formazione di Vecchi lo ha dimostrato nel corso del campionato, di potersela giocare contro chiunque.
Ma l’altroieri al Druso Fink e compagni hanno trovato di fronte una squadra scesa in campo per distruggere, con tante perdite di tempo e con poche sortite offensive. Qui però è mancato l’Alto Adige che non ha saputo concretizzare le poche occasioni da gol che ha costruito, senza dimenticare che per più di un’ora gli altoatesini hanno giocato con un uomo in più vista l’espulsione di Aloi.
Nel computo delle due gare l’Avellino non è apparso superiore ai biancorossi, anche se ha saputo sfruttare meglio gli episodi, dimostrandosi squadra in ogni caso, organizzata ed esperta.
«C’è sicuramente tanta delusione per questa eliminazione - commenta il presidente biancorosso Walter Baumgartner – ora ci lecchiamo le ferite e da domani ancora una volta guardiamo avanti con fiducia».
Una stagione quella dei biancorossi certamente positiva, alla quale è mancata la ciliegina sulla torta che ormai da un po’ di anni si va cercando, anche se forse questo, come sottolineato dall’allenatore
L’analisi Con la panchina più lunga abbiamo lottato alla pari con squadre di livello altissimo come Perugia e Padova, peccato
Vecchi alla fine del match, è stato il primo anno in cui è stata costruita una squadra per puntare al salto di categoria.
«È stata una grande stagione sicuramente – continua il massimo dirigente dell’Alto Adige – anche gli altri anni avevamo costruito delle buone squadre, quest’anno eravamo però più preparati rispetto alle altre volte, con una panchina lunga e anche come abbiamo condotto il campionato: non bisogna dimenticare che a tre giornate dalla fine avevamo davanti la promozione e questo contro squadre come Padova e Perugia».
Di certo i playoff non portano bene all’Alto Adige, che nel corso della storia, nonostante siano arrivati tra C e C2, diverse volte in finale, non sono mai riusciti ad essere promossi tramite gli spareggi. Quest’anno poi, in generale, si stanno dimostrando ancor di più un torneo a parte con tantissime sorprese, non ultima quella dell’Albinoleffe che ha mandato fatto fuori il Catanzaro. La società biancorossa saprà far tesoro di questa stagione e per la prossima, si attende una squadra ancora più forte che possa finalmente arrivare prima sulla linea del traguardo e salire in serie B. Ancora da definire chi sarà l’allenatore: Vecchi è in scadenza, il direttore sportivo Bravo e lui si sono dati appuntamento nei prossimi giorni per discutere del rinnovo.
Il tecnico bergamasco ha diverse offerte, tra cui almeno una di B, quella del Chievo. Una nuova esperienza in cadetteria dopo quelle non felici con Carpi e Venezia lo stuzzica, anche se dalle parti di Maso Ronco si farà di tutto per confermarlo dopo quanto di buono ha fatto quest’anno.
«Al futuro – conclude Baumgartner - ci pensiamo giá da tempo. Vecchi? Vedremo, è tutto collegato».