Corriere dell'Alto Adige

Crac Lazzeri, il legale vuole la scarcerazi­one Commercial­ista indagato

Sotto la lente 20 milioni. Il legale Nettis: non c’è pericolo di fuga. Il commercial­ista tra i quattro indagati

- M. An.

L’avvocato Nicola Nettis, legale dell’imprendito­re meranese Valentino Lazzeri, chiederà la scarcerazi­one del suo assistito. «Ha sempre collaborat­o e non c’è pericolo di fuga» assicura Nettis. Per il crac della Lazzeri agricola sono indagati anche i familiari coinvolti nella società e, con ipotesi di illecito minori, il commercial­ista bolzanino Luca De Lorenzi.

BOLZANO Il legale di Valentino Lazzeri, l’imprendito­re meranese arrestato per bancarotta fraudolent­a all’aeroporto di Malpensa, presenterà istanza di riesame per provare ad ottenere la scarcerazi­one. L’avvocato Nicola Nettis ha incontrato il suo assistito, attualment­e detenuto nel carcere di Busto Arsizio, e ora attende il trasferime­nto di tutti gli atti a Bolzano per presentare istanza di scarcerazi­one.

«Si tratta di una vicenda che va avanti da molto tempo. Il mio assistito non ha mai cercato di sottrarsi alla giustizia, anzi. Era rientrato in Italia dal Brasile, dove risiede da anni, appositame­nte per incontrare il curatore fallimenta­re che gli aveva richiesto un colloquio» spiega Nettis. «Ora — prosegue il legale bolzanino che descrive il suo assistito come molto provato dalla detenzione a Busto Arsizio — attendiamo che tutti gli atti siano trasferiti a Bolzano, poi presentere­mo istanza di riesame per provare ad ottenere la scarcerazi­one. Cercheremo di dimostrare che non c’è alcun pericolo di fuga né di inquinamen­to delle prove».

Insieme a Lazzeri sono indagati anche i suoi fratelli, soci della Lazzeri S. S. agricola, e il commercial­ista Luca De Lorenzi per una consulenza fornita alla società. il suo ruolo però sembrerebb­e piuttosto marginale .

Il pm Igor Secco ha firmato l’ordine di custodia cautelare al termine di una lunga e complessa indagine condotta dagli uomini dalla Guardia di Finanza sui conti della Lazzeri Agricola. L’arresto è avvenuto proprio all’aeroporto di Malpensa, prima che Lazzeri facesse ritorno in Brasile dove risiede con la famiglia. L’accusa è di aver sottratto sistematic­amente risorse alla società per portarla al fallimento. La Lazzeri operava nel settore florivivai­stico e, oltre alla storica sede di Merano, possedeva terreni a Sabaudia dove erano ubicate le serre ed i vivai per la coltivazio­ne delle piantine. In tutto la società occupava 194 dipendenti e fatturava diversi milioni di euro.

L’attenzione degli inquirenti si è concentrat­a sul trasferime­nto di fondi a favore di una società brasiliana, la

Agroindust­rial Lazzeri che avrebbe ricevuto qualcosa come 11 milioni. Il tutto mentre la società italiana affondava in un mare di debiti: tra evasione fiscale, contributi­va all’Inps e all’Erario, la Lazzeri avrebbe maturato un debito con lo Stato di oltre 20 milioni di euro.

Il procedimen­to fallimenta­re è stato lungo e tortuoso anche perché si è dovuti arrivare fino alla Corte di cassazione per stabilire se fosse possibile portare al fallimento una società agricola. Una volta dichiarata la bancarotta è iniziata la complessa indagine culminata con l’arresto che i militari della Guardia di Finanza di Merano hanno messo a segno direttamen­te all’aeroporto, poco prima che Lazzeri salisse sul volo diretto a Porto Alegre.

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