Dopo la delusione i lupi pusteresi provano a ripartire
BRUNICO Una batosta da cui sarà dura riprendersi. Perché il Val Pusteria è passato nello spazio di quattro giorni dal possibile 4-1 con l’Alps League sistemata in bacheca per la prima volta nella storia a un clamoroso 3-4 nella finalissima di fronte al pubblico di casa. Boccone amarissimo da ingoiare, con le scene finali di giubilo dell’Olimpija Ljubljana che festeggia il primo titolo della sua storia di fronte agli spettatori attoniti del LungoRienza. I Lupi sono al tappeto, mortificati dagli sfottò delle tifoserie avversarie (pronte a infierire sui social). Ljubljana succede nell’albo d’oro dell’Alps League a Renon e Asiago, gli sloveni impediscono il terzo successo consecutivo di una squadra italiana. La chiave in negativo è stata gara cinque. Dal 2-0 al 2-2 a 24 secondi dalla fine, con il sigillo finale sloveno all’overtime per il 3-2 che ha cambiato tutto. Domenica l’illusione e poi la nuova rimonta, dall’1-0 all’1-3 in pochi minuti: «Siamo delusi e amareggiati – spiega il presidente Robert Pohlin – purtroppo questo è lo sport. Siamo andati a un passo da vincere l’Alps League, l’Olimpija Ljubljana è stata brava a non mollare nel momento in cui era a un passo dal precipizio. Abbiamo subito il contraccolpo psicologico di gara cinque, dispiace tanto soprattutto per il nostro pubblico che ci ha sostenuto fino alla fine e per i ragazzi che hanno fatto una stagione eccezionale e che avrebbero meritato di festeggiare». Mano tesa da Ljubljana e dal presidente Miha Butara: «Capisco l’amarezza e la delusione del Val Pusteria e sono vicino ai nostri avversari – sottolinea il numero uno sloveno – noi ci godiamo questo grande traguardo che abbiamo inseguito con tutte le nostre forze e con la massima determinazione possibile». I vertici del Val Pusteria comunicheranno presto le decisioni per la prossima stagione agonistica. Per adesso la ferita è ancora troppo fresca. E fa davvero male.