L’appello di Mauro Corona: «La montagna ricca deve aiutare quella povera»
BOLZANO Tutto esaurito per Mauro Corona che ieri sera ha chiuso la quarta edizione di «Un Natale di Libri» presentando il suo ultimo romanzo Nel muro, già diventato un best seller. Il libro mette al centro la maestosità della natura e la crudeltà umana, una storia non poi così distante dalla realtà di tutti i giorni dove la natura viene deturpata e sfruttata dall’essere umano. «La montagna e l’anima delle persone, che dovrebbero essere tutte uguali. — chiosa il vulcanico scrittore — Dobbiamo darci una mano, chi ha di più deve dare agli altri. Io porto i problemi della montagna povera che si sta spopolando, non delle montagne ricche come queste. La fortuna quando si può regalare va regalata a tutti».
Il tema dell’uguaglianza sociale ricorre spesso nei discorsi e nei racconti di Corona, tanto da essere stato al centro della sua fuoriuscita dal Pd: «In Italia mancano i valori, c’è una corsa al potere e al denaro. — osserva l’autore — Sono uscito dal Pd perché non si occupava più della povera gente ma di banche e soldi. Il Pd ha rifiutato di accogliere 13 migranti a Capalbio. Ci sarà una specie di ’68 ma molto più potente».
Il best seller non ha mancato di sollevare critiche, tanto che lo stesso Corona ammette di essere stato tacciato di maschilismo per via della trama del romanzo che vede i corpi di tre donne mummificati e murati nella casa del protagonista: «Stiamo talmente bene nonostante il caos che ci circonda che siamo annoiati. — ha spiegato lo scrittore — Un libro deve essere indigesto. Nel Muro racconta la follia di un uomo che non accetta la superiorità della donna. Il punto è che oggi non ci si stupisce più della realtà che è mille volte più crudele di un romanzo». Infine una battuta sull’attuale governo: «Ho votato M5s, diamogli tempo. Sicuramente non potranno fare peggio di Renzi», ha concluso.