«Aeroporto, la pista va allungata»
La Provincia vende le quote di Abd. Gli ambientalisti insorgono: «Referendum tradito»
«Il masterplan prevede l’allungamento della pista», lo ha sottolineato il governatore Kompatscher con il via libera della Provincia alla gara pubblica per dismettere tutta la propria partecipazione nella società Abd, che gestisce l’aeroporto, con una base d’asta di 3,8 milioni. Kompatscher ha ricordato che il vincitore dovrà rispettare tutti gli obblighi di gestione dell’Enac.
BOLZANO «Chi deciderà di subentrare alla Provincia nella gestione dell’aeroporto di Bolzano dovrà rispettare il Masterplan, che prevede l’allungamento della pista»: la circostanza, sottolineata ieri dal presidente della Provincia Arno Kompatscher, rischia di risultare beffarda per coloro che nel 2016 avevano votato contro il potenziamento dello scalo di San Giacomo con un’iniezione di fondi pubblici. Ed erano stati la stragrande maggioranza: il 70,7% degli altoatesini chiamati ad esprimersi al referendum, che era stato voluto proprio dal Landeshauptmann, aveva infatti votato contro la gestione pubblica dell’aeroporto e sperava che venisse, di conseguenza, anche definitivamente abbandonato il rilancio.
Ora la Provincia, dando seguito all’esito del voto, ha dato il via libera alla gara pubblica per dismettere tutta la propria partecipazione nella società Abd, che gestisce l’aeroporto, con una base d’asta di 3,8 milioni di euro. Kompatscher ha però ricordato che il vincitore dovrà rispettare tutti gli obblighi di gestione imposti dall’Enac. Tra i vincoli, c’è anche quello di realizzare il Masterplan dell’aeroporto, che prevede appunto l’allungamento della pista.
Ieri, dunque, la giunta provinciale ha approvato l’avvio di una procedura di evidenza pubblica per cedere il proprio pacchetto azionario consistente nel 100% delle quote Abd. Il prossimo passo consisterà nella pubblicazione della gara. A questo scopo la giunta ha nominato il direttore dell’Ufficio vigilanza finanziaria della Ripartizione finanze, Claudio Calè responsabile del procedimento , e autorizzato il presidente Kompatscher alla sottoscrizione del contratto di vendita.
«Chi fa l’offerta — ha spiegato Kompatscher — dev’essere consapevole che ha l’obbligo di gestire lo scalo secondo tutte le prescrizioni dell’Enac, compreso l’allungamento della pista previsto nel 2011». Il nuovo concessionario deve dunque impegnarsi a realizzare il piaha no di sviluppo aeroportuale approvato nel 2012 alla base dell’istanza per l’affidamento della concessione ventennale presentata dalla società nel 2011.
Il prezzo di base d’asta è di 3,8 milioni di euro, come stabilito da una società di consulenza che era stata incaricata dalla Provincia. Alla gara può partecipare qualsiasi operatore economico con sede in Europa. Il deposito delle offerte deve avvenire entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando di gara. Ai fini della valutazione della proposta d’acquisto vengono conferiti fino a 75 punti per i dettagli tecnici dell’offerta e fino a 25 punti per quelli economici. Nel frattempo, anche il cda dell’Enac già autorizzato il suo direttore a sottoscrivere la convenzione di gestione totale dell’aeroporto di Bolzano per una durata di 20 anni.
Ma chi sono gli interessati all’acquisto? Un anno fa le manifestazioni di interesse inviate alla Provincia erano state tre e portavano la firma dell’imprenditore Josef Gostner (Fri-El Green Power Spa), della società di trasporto locale Sad e della Camera di Commercio. Ora è la Sad a confermare il suo interesse, come spiega l’amministratore delegato della Sad Ingemar Gatterer, che però precisa: «Il prezzo della base d’asta è troppo alto. Noi siamo interessati all’acquisto, ma solo nel caso di un’offerta con prezzo simbolico, anche perché il previsto allungamento della pista comporterà una spesa di almeno 4 milioni di euro: sono già tanti per una struttura che da anni produce solo perdite».
Nel frattempo, il Comune di Laives ribadisce il proprio no al potenziamento dello scalo: il sindaco Christian Bianchi spiega che proprio ieri mattina è stato approvato l’avvio della modifica al Piano urbanistico comunale. «Si tratta del presupposto per impedire ogni iniziativa di allungamento della pista. Laives continua la battaglia contro l’aeroporto, da oggi ancora più forte. I cittadini — conclude Bianchi — vanno rispettati, e su questo ci batteremo con tutte le nostre forze». Protestano contro l’ampliamento della pista gli ambientalisti. Il consigliere di circoscrizione bolzanino Rudi Benedikter, ad esempio, considera «il masterplan del 2011 ormai obsoleto» e superato dal referendum, mentre l’associazione Dachverband critica la Volkspartei, che «dopo le elezioni si dimostra sorda alle richieste della popolazione sul tema dell’aeroporto».
Sad alla finestra Gatterer: «Siamo interessati all’acquisto ma il prezzo di 3,8 milioni è troppo alto»