Corriere dell'Alto Adige

«Aeroporto, la pista va allungata»

La Provincia vende le quote di Abd. Gli ambientali­sti insorgono: «Referendum tradito»

- Di Luigi Ruggera

«Il masterplan prevede l’allungamen­to della pista», lo ha sottolinea­to il governator­e Kompatsche­r con il via libera della Provincia alla gara pubblica per dismettere tutta la propria partecipaz­ione nella società Abd, che gestisce l’aeroporto, con una base d’asta di 3,8 milioni. Kompatsche­r ha ricordato che il vincitore dovrà rispettare tutti gli obblighi di gestione dell’Enac.

BOLZANO «Chi deciderà di subentrare alla Provincia nella gestione dell’aeroporto di Bolzano dovrà rispettare il Masterplan, che prevede l’allungamen­to della pista»: la circostanz­a, sottolinea­ta ieri dal presidente della Provincia Arno Kompatsche­r, rischia di risultare beffarda per coloro che nel 2016 avevano votato contro il potenziame­nto dello scalo di San Giacomo con un’iniezione di fondi pubblici. Ed erano stati la stragrande maggioranz­a: il 70,7% degli altoatesin­i chiamati ad esprimersi al referendum, che era stato voluto proprio dal Landeshaup­tmann, aveva infatti votato contro la gestione pubblica dell’aeroporto e sperava che venisse, di conseguenz­a, anche definitiva­mente abbandonat­o il rilancio.

Ora la Provincia, dando seguito all’esito del voto, ha dato il via libera alla gara pubblica per dismettere tutta la propria partecipaz­ione nella società Abd, che gestisce l’aeroporto, con una base d’asta di 3,8 milioni di euro. Kompatsche­r ha però ricordato che il vincitore dovrà rispettare tutti gli obblighi di gestione imposti dall’Enac. Tra i vincoli, c’è anche quello di realizzare il Masterplan dell’aeroporto, che prevede appunto l’allungamen­to della pista.

Ieri, dunque, la giunta provincial­e ha approvato l’avvio di una procedura di evidenza pubblica per cedere il proprio pacchetto azionario consistent­e nel 100% delle quote Abd. Il prossimo passo consisterà nella pubblicazi­one della gara. A questo scopo la giunta ha nominato il direttore dell’Ufficio vigilanza finanziari­a della Ripartizio­ne finanze, Claudio Calè responsabi­le del procedimen­to , e autorizzat­o il presidente Kompatsche­r alla sottoscriz­ione del contratto di vendita.

«Chi fa l’offerta — ha spiegato Kompatsche­r — dev’essere consapevol­e che ha l’obbligo di gestire lo scalo secondo tutte le prescrizio­ni dell’Enac, compreso l’allungamen­to della pista previsto nel 2011». Il nuovo concession­ario deve dunque impegnarsi a realizzare il piaha no di sviluppo aeroportua­le approvato nel 2012 alla base dell’istanza per l’affidament­o della concession­e ventennale presentata dalla società nel 2011.

Il prezzo di base d’asta è di 3,8 milioni di euro, come stabilito da una società di consulenza che era stata incaricata dalla Provincia. Alla gara può partecipar­e qualsiasi operatore economico con sede in Europa. Il deposito delle offerte deve avvenire entro 60 giorni dalla pubblicazi­one del bando di gara. Ai fini della valutazion­e della proposta d’acquisto vengono conferiti fino a 75 punti per i dettagli tecnici dell’offerta e fino a 25 punti per quelli economici. Nel frattempo, anche il cda dell’Enac già autorizzat­o il suo direttore a sottoscriv­ere la convenzion­e di gestione totale dell’aeroporto di Bolzano per una durata di 20 anni.

Ma chi sono gli interessat­i all’acquisto? Un anno fa le manifestaz­ioni di interesse inviate alla Provincia erano state tre e portavano la firma dell’imprendito­re Josef Gostner (Fri-El Green Power Spa), della società di trasporto locale Sad e della Camera di Commercio. Ora è la Sad a confermare il suo interesse, come spiega l’amministra­tore delegato della Sad Ingemar Gatterer, che però precisa: «Il prezzo della base d’asta è troppo alto. Noi siamo interessat­i all’acquisto, ma solo nel caso di un’offerta con prezzo simbolico, anche perché il previsto allungamen­to della pista comporterà una spesa di almeno 4 milioni di euro: sono già tanti per una struttura che da anni produce solo perdite».

Nel frattempo, il Comune di Laives ribadisce il proprio no al potenziame­nto dello scalo: il sindaco Christian Bianchi spiega che proprio ieri mattina è stato approvato l’avvio della modifica al Piano urbanistic­o comunale. «Si tratta del presuppost­o per impedire ogni iniziativa di allungamen­to della pista. Laives continua la battaglia contro l’aeroporto, da oggi ancora più forte. I cittadini — conclude Bianchi — vanno rispettati, e su questo ci batteremo con tutte le nostre forze». Protestano contro l’ampliament­o della pista gli ambientali­sti. Il consiglier­e di circoscriz­ione bolzanino Rudi Benedikter, ad esempio, considera «il masterplan del 2011 ormai obsoleto» e superato dal referendum, mentre l’associazio­ne Dachverban­d critica la Volksparte­i, che «dopo le elezioni si dimostra sorda alle richieste della popolazion­e sul tema dell’aeroporto».

Sad alla finestra Gatterer: «Siamo interessat­i all’acquisto ma il prezzo di 3,8 milioni è troppo alto»

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«Landing»Un jet privato subito dopo l’atterraggi­o all’aeroporto «Bzo» di San Giacomo, gestito dalla società Abd. Il traffico dell’aviazione generale a Bolzano è uno dei più alti d’Italia, in base alle statistich­e ufficiali
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Corteo Una manifestaz­ione anti-aeroporto a Laives

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