Partiti i saldi, ma gli sconti attirano poco
Nessuna corsa all’acquisto scontato nei negozi del centro città
Inizio in sordina per questa tornata di saldi di «fine» stagione. Chi si aspettava l’assalto ai negozi del centro per il primo giorno di ribassi ha dovuto ricredersi vedendo lo scarso afflusso alle casse.
BOLZANO Inizio in sordina per questa tornata di saldi di «fine» stagione. Ieri chi si aspettava la presa d’assalto ai negozi del centro di Bolzano per il primo giorno di ribassi ha dovuto ricredersi vedendo lo scarso afflusso di altoatesini e turisti che, con disinteresse, passeggiavano per le vie della città senza quasi curarsi delle vetrine che, con i soliti cartelloni fluo a prova di ipovedente, urleranno fino al 17 agosto la percentuale di sconto applicata alla merce esposta.
Nessuna coda alle casse, nessuna calca ai banconi, nessuno stress per le commesse che hanno proseguito con il consueto ritmo a mostrare e a riporre abiti, scarpe e accessori. Con gli anni siamo forse diventati tutti più prudenti e, incalzati dai moniti delle associazioni consumatori, tendiamo a lasciarci affabulare meno dagli «affari imperdibili»
I furbi
Nei negozi più chic ribassi già da giorni
proposti a ogni angolo di strada. O, forse, questa estate che meteorologicamente parlando deve ancora entrare nel vivo non invita a cedere alla tentazione di acquisti di impulso di bikini, parei e pinne. O, forse, lo sguardo è già attirato dalle vetrine più esclusive di boutique che, infischiandosene dell’usanza cheap e proletaria dei saldi, espongono già cappotti in cashmere bordati di volpe. Gli stessi negozi, però, da giorni invitano i clienti migliori a leggere «tra le righe» dei cartellini scontistiche partite con una settimana abbondante di anticipo. Che i trucchetti degli esercenti, con scontrini fantasma e rimborsi non sempre garantiti, abbiano stancato? O si sta imponendo un più consapevole atteggiamento dei consumatori, più accorti e parchi?