Achammer chiama Renzi «Roma ufficializzi i nomi»
Dall’Obmann Achammer trapela insofferenza per l’atteggiamento del Pd che non ha ancora ufficializzato i nomi dei candidati. «Ora sembra i nomi ci verranno comunicati venerdì e questo non ci va bene».
Archiviate le primarie BOLZANO in chiaroscuro, l’Svp si prepara alla campagna elettorale. Dall’Obmann Philip Achammer trapela anche una certa insofferenza per l’atteggiamento del Pd che non ha ancora ufficializzato i nomi dei candidati. «Ora sembra i nomi ci verranno comunicati venerdì e questo non ci va bene. Se ci danno i nomi all’ultimo minuto non potremo dire nulla» ha detto ieri Achammer a margine della conferenza stampa in cui sono stati presentati i risultati delle primarie Svp.
Il bilancio della consultazione non è dei più positivi. Alle primarie non ha votato nemmeno il 20% degli iscritti. Mai si era andati così in basso. Tuttavia va anche ricordato che praticamente non c’era partita. In quattro circoscrizioni su sei infatti c’era un unico candidato e l’esito era già deciso.
In ogni caso alla fine hanno votato quasi 8mila iscritti su un totale di 38mila. Il risultato migliore lo ha ottenuto la deputata uscente Renate gebhard, candidata alla Camera nel collegio della valle Isarco, con l’85,8% (il resto sono schede bianche). Plebiscito anche per l’altro deputato uscente, il venostano Albrecht Plangger che ha totalizzato l’85,68%. Bene anche Meinhard Durnwalder che sarà candidato al Senato in Pusteria: il nipote di Kaiser Luis ha ottenuto l’83,36%. Meno bene degli altri Manfred Schullian, unico candidato per il listino proporzionale. L’avvocato di Caldaro si è fermato al 79%, oltre un elettore su cinque ha votato scheda bianca.
Infine le partite vere . Merano e il Senato. Nella città del Passirio c’erano in ballo l’ex presidente del consiglio provinciale Julia Unterberger e il sindaco di Lana, Harald Stauder. Per ragioni di quote rosa, il posto doveva essere di una donna. Unterberger però la vittoria se l’è conquistata sul campo: la battagliera avvocatessa femminista ha ottenuto il 48,48% mentre Stauder si è fermato al 44,72. Salvo sorprese Unterberger prenderà il posto dell’ex marito Karl Zeller a Palazzo Madama.
Infine il listino proporzionale al Senato. L’Svp ha buone chance di farcela ma l’elezione non è scontata. Sarebbe un record visto che l’Svp si ritroverebbe con tre senatori più uno in comune con il Pd (Gianclaudio Bressa).
Nell’unica partita vera il capogruppo in consiglio provinciale, Dieter Steger ha asfaltato tutti raccogliendo il 62,94% dei consensi. Più del doppio dei suoi due avversari messi insieme: l’Arbeitnehmer Joachim Dalsass si è fermato al 15,44% mentre il sindaco di Cortina all’Adige, Manfred Mayr ha totalizzato il 14,78%. Ora tutto è pronto per partire con la campagna elettorale. O quasi. Mancano infatti i nomi del Pd. Un ritardo che infastidisce e non poco i vertici della Stella Alpina che rischiano di trovarsi i nomi all’ultimo minuto. «Questo proprio non ci va bene» avverte Achammer che però rimane favorevole all’accordo con i dem.