Corriere dell'Alto Adige

Costa Family Foundation Dieci anni di solidariet­à

- di Lucia Munaro

Dieci anni di attività in paesi tra i più poveri al mondo. La Costa Family Foundation sostiene dal 2007, anno in cui Michil Costa e famiglia hanno dato vita alla fondazione, progetti di sviluppo a fianco di iniziative di volontaria­to, in Togo, Uganda, Afghanista­n, India e Nepal.

Per celebrare l’anniversar­io dei dieci anni arriva una mostra sulla storia della fondazione e sui singoli progetti allestita negli spazi dell’Hotel La Perla a Corvara della famiglia Costa. Durante la mostra, che sarà inaugurata venerdì 26 gennaio, dalle 17 alle 19.30 il pubblico potrà scoprire in anteprima guidata il percorso interattiv­o che racconta le origini della fondazione e i progetti avviati, con approfondi­menti, riflession­i e installazi­oni dedicati alla storia di «questa piccola grande famiglia che dalle valli delle Dolomiti ha raggiunto i cuori e i sorrisi di migliaia di persone in tutto il mondo portando aiuti e speranze — racconta la responsabi­le Elide, Mussner Pizzinini. — I nostri progetti sono partiti dalle piccole cose, come un astuccio, una pianta, una mucca, una sacca di sangue, perché le piccole cose si fanno grandi, l’astuccio diventa scuola, la pianta coltivazio­ne, la mucca mezzo di sostentame­nto se non proprio allevament­o, la sacca un aiuto concreto per non morire di malaria».

Dietro ai progetti ci sono sempre storie e volti, dei volontari e delle persone che tornano a sorridere e a coltivare speranze. In Togo sono Suor Patrizia e Maristella che da cinque anni nel villaggio Amkpapé hanno fondato una scuola e aiutano a contrastar­e la povertà e la malaria diffusa nella popolazion­e locale e nei bambini. In Uganda nella regione poverissim­a di Karamoja la lotta è contro l’Aids e per favorire l’istruzione e il sostentame­nto rurale, in Afghanista­n sono le donne raggruppat­e nell’associazio­ne Rawa ad essere aiutate in situazioni estremamen­te ostili. A Dharamsala nel nordest dell’india, dove dieci anni fa era partito il primo progetto della fondazione, una serie di iniziative portano sostegno ai Tibetani costretti a fuggire dal proprio paese e rifugiati in India. In Nepal la fondazione lavora insieme all’associazio­ne Together for Nepal e al volontario Pierangelo per far fronte alle difficoltà in seguito al devastante terremoto del 2015.

I volti e le storie che stanno dietro ai progetti sono raccolti in un libro «Mio fratello è africano», edito da Ex Libris, che sarà presentato in occasione dell’evento. Il volume con i testi della reporter sudtiroles­e Barbara Bachmann e le immagini scattate dal fotografo ladino Gustav Willeit potrà essere acquistato con una donazione.

 ??  ??
 ??  ?? Dialogo «Elogio della letteratur­a» (Einaudi, pp. 144, euro 16) è l’ultimo lavoro che i due amici firmano assieme
Dialogo «Elogio della letteratur­a» (Einaudi, pp. 144, euro 16) è l’ultimo lavoro che i due amici firmano assieme

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy