Boldrini battezza liberi e sociali Con LeU anche un pezzo di Pd
Bolzano: avanti Polonioli e Lantschner. Merano, ticket Carbone-Obermair
L’hanno applaudita quando è entrata, mentre parlava e pure all’uscita. Laura Boldrini ha conquistato subito l’assemblea di Liberi e uguali annunciando di non aver scelto, non a caso, di iniziare la sua campagna elettorale a Bolzano. «Siete allergici ai muri e siete un modello per l’attenzione all’ambiente. Solo investendo sull’ambiente si crea lavoro buono» ha detto Boldrini che ha battezzato i candidati di Liberi e uguali per le politiche. Le sorprese non mancano: oltre a verdi e Sinistra italiana c’è anche un pezzo di Pd. La vicepresidente della Convenzione per l’Autonomia Laura Polonioli correrà in Bassa Atesina al Senato mentre alla Camera spazio a Norbert Lantschener che sarà pure capolista sul proporzionale. A Merano al Senato c’è lo storico Hannes Obermair mentre alla Camera l’ex assessora Pd Vanda Carbone. A Bressanone invece tocca Conny Brugger, prima dei non eletti Pd alle ultime provinciali, al Senato e Markus Frei alla Camera. Gianni Boldini invece correrà sul proporzionale al Senato.
Le candidature sono state ratificate per acclamazione dall’assemblea con i delegati che brandivano le schede rosse e verdi, simbolo dell’alleanza ecosociale. E tra i votanti c’era anche un bel pezzo di Pd. Maurizia Mazzotta, Elio Cirimbeli, Ubaldo Bacchiega, Luciano Stevanella. E quando è entrata Luisa Gnecchi è scattato un applauso. La deputata Pd non ha ancora lasciato i dem ma ormai è questione di ore. La spaccatura con Renzi è ormai insanabile. Ad un certo punto si vede persino il sindaco Caramaschi che però precisa: «Sono qui per salutare la Boldrini. Chi voto? Non ho ancora deciso».
Ripetere l’exploit che portò all’elezione di Florian Kronbichler sarà difficile, ma dal nazionale dicono che non è impossibile. Il Rosatellum è imprevedibile ma l’alleanza con i verdi potrebbe valere un seggio sul proporzionale. In tal caso a strappare il ticket per Roma sarebbe il consigliere comunale bolzanino, Norbert Lantschner. Proprio per questo nei collegi sono stati scelti candidati che possano mettere in difficoltà il Pd. E per lanciarli, Kronbichler ha portato Laura Boldrini che ha scelto di iniziare la sua campagna proprio da Bolzano.
«É il luogo più affine alla mia idea di società e di Paese. In 15 anni all’Onu ho visto gli effetti del nazionalismo, non me li hanno raccontati. Qui invece avete fatto la scelta del dialogo e siete allergici ai muri e alle barriere» ha detto Boldrini citando l’impronta europeista di Langer e ricordando il premio a lui dedicato istituito dalla Camera dei deputati. I riferimenti alle tematiche locali non mancano. «Proporre doppio passaporto è una provocazione, io voglio sentir parlare di Stati uniti d’europa e di passaporto europeo. Senza l’Europa un domani non conteremo nulla, lo dobbiamo ai nostri figli. Ma dobbiamo cambiare la politica economica dell’Ue e fare un’Europa sociale».
Altro tema cardine sono i giovani. «Se non creiamo lavoro, i ragazzi cederanno al populismo perché la democrazia e la politica non fanno nulla per loro» insiste Boldrini. E poi l’ambienta, tema che in un’assemblea verde non può mancare. «Non bisogna scegliere tra lavoro e ambiente. Investendo sull’ambiente si crea lavoro buono. Sono questi i contenuti che dobbiamo riuscire a trasmettere ai cittadini: il nostro è un progetto laburista, ambientalista e femminista».
Non è mancato un bilancio della legislatura trascorsa. «Da presidente non ho fatto attività di partito ma battaglie sociali. Per le donne, contro la violenza, per l’Europa. Sui diritti civili abbiamo fatto leggi importanti e anche sul fine vita. Ma questo governo ha fatto anche provvedimenti divisivi come il jobs act che condanna i giovani a fare solo lavoretti».
La presidente «Inizio da qui la mia campagna elettorale É il luogo più affine alla mia idea di Paese»