Corriere dell'Alto Adige

«South Point», il progetto non decolla Podini: «Manca lo strumento normativo»

- F. Cle.

BOLZANO Le nuove speranze accese dal sindaco Renzo Caramaschi sul possibile spostament­o in galleria del viadotto autostrada­le potrebbero rimettere in pista l’operazione South Point? Al momento, il grande progetto di riqualific­azione studiato per via Galilei dall’imprendito­re Giovanni Podini e dall’ingegnere di fiducia Stefano Mattei è fermo ai box, penalizzat­o indirettam­ente dalla decisione di Provincia e Comune di non utilizzare più la controvers­a «lex Benko». Da un punto di vista urbanistic­o e di mobilità, invece, il timore è che la creazione di un’area verde pedonale al posto di via Galilei (sul lato di fronte al Twenty andrebbero invece spazi commercial­i, alloggi per gli universita­ri, terziario e strutture per giovani e sport) mandi definitiva­mente in tilt il traffico della zona. Ma la Podini Holding non esclude altre opzioni (anche meno rivoluzion­arie) che potrebbero aiutare a sbloccare la situazione. «Ufficialme­nte — spiega Podini — siamo fermi: l’ultimo “no” l’abbiamo ricevuto più di un anno fa dal Comune. Il problema principale è che lo strumento di legge su cui si basava la proposta (il famoso articolo 55 quinquies) è stato congelato e non ancora sostituito da una nuova formulazio­ne. Restiamo convinti che una riqualific­azione di via Galilei potrebbe essere per l’intera città. A livello sportivo potrebbero essere inseriti spazi per il nuoto. L’area di fronte alla passerella, adibita a parcheggio, è comunque da completare: siamo sempre aperti alla discussion­e, ma oggi non abbiamo un nuovo piano da presentare al Comune. L’A22 in tunnel? Certo, sarebbe una svolta decisiva per Bolzano Sud».

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