Edilizia, il settore torna a crescere Operai iscritti e ore lavorate: +5%
Repetto: «Crisi alle spalle, ma restiamo vigili». Artigianato: l’attività aumenta dell’8%
BOLZANO Vittorio Repetto sintetizza i dati con una metafora efficace: «Il tempo volge al bello, ma il vento soffia ancora alle spalle». Il presidente di Cassa edile riassume così la conclusione di un anno, il 2016, che segna «il superamento della crisi del settore che ha lasciato pesanti tracce anche in Alto Adige». Circa 400 imprese e oltre 3.500 addetti in meno rispetto al 2007, ossia la soglia d’ingresso di una congiuntura profonda. Ma dal 2014 qualcosa s’è mosso. Risultato: nell’arco del 2016 il numero degli operai iscritti è aumentato del 5% (ora sono 14.600). Ancora: le ore lavorate sono state 15,22 milioni, anche qui con un incremento del 5%. Resta più flebile, seppur presente, la ripresa a Bolzano e Merano.
Cassa edile e Comitato paritetico edile, all’unisono, ieri hanno voluto elencare lo sviluppo positivo del comparto. «Oggi siamo soddisfatti — premette Repetto — ma alle spalle ci sono anni difficili: le ore lavorate, dal 2007 sono diminuite di quasi tre milioni, ossia il 16%». Le imprese del settore, in dieci anni, sono calate del 17% e gli operai del 19%.
Oggi le aziende sono 1.825, di cui 608 dell’industria e 1.217 dell’artigianato. E proprio queste ultime hanno censito i migliori risultati, «dimostrando — spiega Repetto — di saper sfruttare anche i vantaggi dell’anticipo dell’eco-bonus, un aspetto, questo, che ha dimostrato come l’interazione con l’amministrazione pubblica possa portare risultati più che positivi, evidenti». La vivacità dell’artigianato si riflette nel consultivo delle ore lavorate: 7,2 milioni circa a fronte degli 8 milioni dell’industria. Rispetto al 2007, infatti, il calo delle ore lavorate nell’industria si attesta al -30%, viceversa nell’artigianato il 2016 ha rappresentato addirittura una crescita dell’8%, rispetto a dieci anni fa. Lo stesso andamento si riflette nell’occupazione: -3% rispetto al 2007 (6.334 operai complessivi, ad oggi) nell’artigianato e -28% addetti nell’industria(la platea oggi è di 8.272 lavoratori).
Quanto alle distinzioni territoriali, i centri urbani hanno faticato di più: «Bolzano e Merano, in particolare, presentano le ferite più profonde — dice Repetto — ma anche in questo caso si vedono dei primi cenni di ripresa». Ora, così come rimarca Maurizio D’Aurelio, vicepresidente di cassa edile, «la speranza è mantenere questi tassi di cescita, anche grazie a importanti opere che coinvolgeranno le nostre imprese». Come il Tunnel del Brennero o la circonvallazione di Bolzano.
Di pari passo, cresce la consapevolezza di dover migliorare non solo la quantità ma anche la qualità del lavoro. Il Comitato paritetico, responsabile della formazione del settore, ne rimarca l’importanza. Il presidente Claudio Corrarati sottolinea gli obiettivi 2016-2020: «Formazione, visite e consulenze in cantiere e compenetrazione nelle scuole per spiegare ai nostri giovani le chance di questo settore».