Corriere dell'Alto Adige

Croci per gli Standschüt­zen Sigismondi attacca Spagnolli «Lui omaggia tutti i caduti? A me negò la cerimonia»

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BOLZANO «Essere più realisti del Re è privilegio di pochi». È la frecciata del consiglier­e comunale bolzanino Alberto Sigismondi (Fratelli d’Italia) al sindaco Luigi Spagnolli dopo che quest’ultimo ha difeso come «giusto omaggio» la deposizion­e delle croci dedicate ai Landschütz­en tirolesi sui mondi della regione, partecipan­do anche a una delle celebrazio­ni. «Il sindaco si rammarica perché, a suo dire, la scuola italiana “volutament­e dimentica” di ricordare coloro che combattero­no per l’Austria — spiega Sigismondi — e giunge, nella sua superficia­lità dell’analisi storica, ad uno strano parallelis­mo quasi che, non partecipar­e a tali manifestaz­ioni, significhi “non saper portar rispetto”. E che dire allora quando lui rifiutò, proprio a me, il permesso, lo scorso novembre, di deporre sul sagrato del Monumento alla Vittoria, così come sempre fatto, una corona in ricordo di tutti i Caduti della prima guerra mondiale? Forse che il “rispetto dovuto” stia solo da una certa parte delle manifestaz­ioni e magari sfoggiando unicamente “il collare dorato” che tanto pare “alternativ­o” all’inoffensiv­a “fascia tricolore” da sindaco? Ma si sa — conclude Sigismondi — ormai il relativism­o storico ha preso il posto della ragionevol­ezza e del dato concreto. Ma posso garantire che pur io stesso avendo ben chiara la consapevol­ezza di chi a quel tempo furono i “loro” e quali “i nostri”, il mio rispetto per i combattent­i di ogni colore e bandiera, anche per quella che ci fu avversaria, è totale».

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